"Quando terminerà questo
confinamento, avremo un'esplosione di crisi ansioso-depressive,
dovute principalmente al manifestarsi di un Disturbo post
traumatico da stress". A lanciare l'allarme è Adelia Lucattini,
psichiatra e psicoanalista ordinario e dell'età evolutiva della
Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e International
Psychoanalytical Association (IPA) che fa il punto sui problemi
emotivi e psicologici scaturiti dalla pandemia da Covid-19.
"Molte persone potranno continuare ad avere disturbi del sonno
con incubi riferiti alla paura di essere contagiati o al
confinamento a casa e l'accentuazione di tratti fobici o
persecutori - spiega Lucattini -. Queste angosce profonde,
spesso inconsce, possono portare, da un lato,
all'auto-isolamento sociale pur potendo uscire di casa,
dall'altro all'aggressività anche verbale verso chi, di volta in
volta, individuano come un pericolo per la propria salute o
causa delle proprie difficoltà: per esempio chi non porta la
mascherina o i guanti".
Ci sono poi individui che, sottolinea l'esperta, "soffrono molto
l'obbligo di dover restare a casa e vivono questa restrizione
come una 'reclusione': questi possono sviluppare delle 'angosce
da sequestro' ossia la sensazione di essere rapiti o
incarcerati, accompagnata da sogni traumatici; potrebbero avere
una reazione di allontanamento dalla realtà, una transitoria
'psicosi negazionista' dell'epidemia e del contagio e, pertanto,
decidere di non usare i dispositivi di protezione individuale
'perché non necessari' o sviluppare delle idee complottiste
anche molto articolate e argomentate, difficili da elaborare e
da riconnettere alla realtà".
Inoltre, avverte Lucattini, "pochi di noi immaginano che la
tanto desiderata fine del lockdown e la ripresa delle attività
sarà un duro colpo: per molto tempo non potremo tornare alla
vita di prima, avere rapporti sociali, incontrare familiari e
amici, viaggiare e su tutto questo graverà l'ansia inespressa
accumulata nel periodo di quarantena".
"Bisogna chiedere aiuto subito - precisa Lucattini -
rivolgendosi per esempio ai centri di ascolto gratuiti come
quelli della Società Psicoanalitica Italiana".
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