Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Trapianti: donazione samaritana a Milano, ottava in Italia

Trapianti: donazione samaritana a Milano, ottava in Italia

Offerto un rene alla collettività in modo libero e gratuito

ROMA, 04 giugno 2019, 18:39

Redazione ANSA

ANSACheck

Il prelievo è avvenuto ad aprile al Policlinico di Milano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il prelievo è avvenuto ad aprile al Policlinico di Milano - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il prelievo è avvenuto ad aprile al Policlinico di Milano - RIPRODUZIONE RISERVATA

- La Rete nazionale trapianti ha registrato una nuova donazione samaritana di rene: è l'ottava volta che avviene in Italia, la prima di quest'anno. Per "donatore samaritano" si intende una persona che offre un rene alla collettività e non a uno specifico ricevente, in modo completamente libero e gratuito.
    Il prelievo è avvenuto ad aprile al Policlinico di Milano e ha attivato un breve protocollo "cross-over": il rene è stato trapiantato in un paziente in cura presso il Policlinico di Bari, mentre un familiare del ricevente ha donato a sua volta un rene poi trapiantato nei giorni scorsi al Policlinico San Matteo di Pavia su una persona iscritta nella lista d'attesa da donatore cadavere. Entrambi i trapianti sono tecnicamente riusciti, e i quattro donatori e riceventi sono in buone condizioni di salute.
    Dal 2015 ad oggi gli otto samaritani italiani hanno permesso la realizzazione di 26 trapianti di rene, grazie al coinvolgimento di 19 coppie di donatore/ricevente.
    "Certamente si tratta di una scelta eccezionale, tanto da essere vagliata da ben due commissioni di parte terza, una regionale e una nazionale, e infine da un Tribunale ordinario", precisa il direttore del Centro nazionale trapianti Massimo Cardillo. "Casi del genere sono un'ulteriore conferma che il trapianto da vivente è un'opportunità efficace e sicura sia per chi dona che per chi riceve l'organo: anche per questo stiamo lavorando a un piano nazionale per incentivare le donazioni tra consanguinei e tra persone con legame affettivo".
    Quest'ultima catena di donazioni è stata coordinata dalla struttura operativa del Centro nazionale trapianti: quattro le equipe chirurgiche coinvolte, per un totale di oltre 40 tra medici e infermieri.
    Dietro alla donazione samaritana e ai trapianti cross-over c'è un lavoro lungo e complesso. "Il prelievo del rene da samaritano si è svolto nel nostro ospedale poco più di un mese fa - spiega Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano - ma il lungo percorso di valutazione clinico-psicologica per il donatore era iniziato già un anno prima. Questa persona, seguita e rimasta in costante contatto con il professor Mariano Ferraresso, direttore della nostra Unità trapianti di rene, ha sempre manifestato con forza il desiderio di una donazione altruistica, ricevendo grande supporto dalla propria famiglia".
    "Nelle donazioni da vivente ricoveriamo i pazienti in coppie, perché c'è chi dona e chi riceve il rene - prosegue Belleri -.
    Con la donazione samaritana, invece, si ricovera solo il donatore, e questo è ciò che più coinvolge tutta l'equipe e il personale di reparto. È proprio questa 'assenza' che ci fa riflettere ogni volta sul senso del dono e sullo spirito altruistico che muove il samaritano nel suo gesto".
    Mai come in queste situazioni la rete trapiantologica si dimostra unita ed efficace su tutto il territorio nazionale: "Il cross-over mette in risalto la massima collaborazione esistente non solo tra le diverse istituzioni sanitarie, ma anche con la Polstrada, che ha assicurato il trasporto degli organi in tempi brevissimi", conferma Loreto Gesualdo, responsabile del Centro trapianti di rene del Policlinico di Bari e coordinatore regionale trapianti della Puglia. "Grazie a questo lavoro di squadra e al grande gesto di generosità dei donatori, i riceventi possono aspirare a una qualità di vita migliore".
    "Un percorso che inizia con un sentimento nobile come la generosità e si conclude con una speranza di nuova vita per pazienti che, magari da anni, sono in attesa di un trapianto", commenta Carlo Nicora, direttore generale della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia. "Questo è un successo che va ascritto a tutti coloro che sono intervenuti in ogni singola fase di questo processo molto delicato e complesso. Una vera e propria staffetta, da un capo all'altro del Paese, che si è conclusa a Pavia con il trapianto eseguito dall'equipe coordinata dal dottor Massimo Abelli".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza