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Luce blu contrasta il jet lag causato da anestesia generale

Luce blu contrasta il jet lag causato da anestesia generale

Accelera tempi guarigione dei pazienti, riduce quelli di degenza

SYDNEY, 30 aprile 2019, 11:48

Redazione ANSA

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Un trattamento basato sulla luce blu aiuta i pazienti a riprendersi dall''effetto jet lag' dopo un'anestesia generale e a ridurre i tempi di degenza in ospedale. Fissare la luce blu del telefonino o dello schermo del computer a tarda notte può compromettere definitivamente l'orologio biologico, ma la stessa luce può accelerare la guarigione dopo un intervento chirurgico importante, secondo ricercatori dell'Università di Auckland, in Nuova Zelanda.

Andare sotto anestesia può distorcere significativamente l'orologio biologico dei pazienti, mentre giacciono privi di sensi per ora su un lettino operatorio. Quando si svegliano pensano che il tempo non sia trascorso, con un effetto simile al jet lag, ma la luce blu ristabilisce l'orologio biologico, spiega Guy Warman del Dipartimento di Anestesiologia dell'università, che presenta i risultati della ricerca al convegno scientifico del Collegio degli Anestesisti di Australia e Nuova Zelanda (Anzca), oggi a Kuala Lumpur.

L'equipe di ricerca ha testato gli effetti della luce blu su api da miele anestetizzate, prima di passare alle sperimentazioni umane. Sono stati quindi ingaggiati 40 donatori di reni: a metà di loro hanno fatto indossare occhiali a mascherina che emettevano flash di luce blu attraverso le palpebre chiuse per pochi secondi ogni 30 secondi, mentre gli altri donatori indossavano occhiali che emettevano luce rossa, un placebo che non ha effetti significativi sull'orologio biologico.

"Abbiamo mostrato che la luce blu riduce la distorsione dell'orologio biologico che si verifica dopo anestesia e chirurgia", riferisce Warman, aggiungendo che il risultato più notevole è stato il tempo di guarigione più breve. "Ricerche recenti indicano che la luce blu a tarda notte può far scattare un jet lag perpetuo, mentre "di mattina è ottima per mantenere regolato l'orologio biologico", aggiunge lo studioso. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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