I nuovi sviluppi, le nuove cure e
frontiere dell'immunoterapia oncologica, la rivoluzionaria cura
dei tumori premiata con il Nobel per la Medicina 2018 assegnato
a James P. Allison e Tasuku Honjo, vengono spiegati
dall'oncologo Michele Maio, pioniere della materia in Italia,
nel libro 'Il cancro ha già perso' (euro 16) che sarà pubblicato
il 23 ottobre da Piemme.
Incalzato da Giovanni Minoli, l'oncologo Maio - da quasi
quindici anni direttore dell'unico reparto in Italia dedicato
all'immunoterapia oncologica, il Centro di Immuno-Oncologia al
Policlinico Santa Maria alle Scotte a Siena, e presidente della
Fondazione Nibit Siena - spiega in parole chiare ma precise ed
esaustive cos'è l'immunoterapia, come funziona, per quali tumori
ha dato risultati già consolidati, quali sono le prospettive
future e la sostenibilità economica delle cure. Fa anche un
punto dello stato della ricerca e apre un ventaglio di
prospettive future o imminenti su "la rivoluzione da Nobel
dell'immunoterapia dei tumori".
In oltre 100 pagine viene sottolineato come alcuni tumori,
tra cui il melanoma e certe forme di cancro del polmone, abbiano
davvero perso, perché la terapia ha dato e continua a dare buoni
risultati. E su molti altri tumori, su cui sono in corso
sperimentazioni, c'è ottimismo. Il nostro sistema immunitario
viene stimolato con i farmaci a fare quello che fa
quotidianamente per difenderci, distruggere i corpi estranei, in
questo caso le cellule tumorali. Quello che, all'inizio, era un
ramo della ricerca per sparuti visionari pionieri è diventato in
pochi anni la nuova vera frontiera della cura ai tumori.
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