Negli ultimi anni si sta parlando sempre più spesso di medicina di precisione e quest'anno il ministero della Salute, nell'ordinaria Circolare sulla prevenzione dell'influenza - stagione 2023-2024 pubblicata lo scorso 21 aprile, ha introdotto per la prima volta delle raccomandazioni in base al target anche in tema di vaccinazioni antinfluenzali. La raccomandazione è quella di somministrare vaccini sempre più idonei e pensati per la persona che li deve ricevere: una novità nel panorama italiano. Nello specifico, nella Circolare, i vaccini antinfluenzali oggi disponibili in Italia vengono classificati come "S: Somministrabile" e "R: Raccomandato tra i somministrabili" e nella fattispecie per i soggetti di età pari o superiore a 65 anni vengono indicate con "R: raccomandate" due specifiche tipologie di vaccino antinfluenzale. Lo evidenzia l'Osservatorio Influenza, con il suo direttore scientifico Fabrizio Pregliasco.
"La vaccinazione antinfluenzale è un'opportunità per tutti ma diventa una raccomandazione stringente per le persone più fragili e più avanti con l'età - sottolinea Pregliasco, che è anche Direttore sanitario d'azienda dell'IRCCS ospedale Galeazzi Sant'Ambrogio di Milano -. Negli anni sono stati sviluppati diversi vaccini per garantire la maggior efficacia possibile, soprattutto per i soggetti con una risposta immunitaria ridotta.
Aver indicazioni su vaccini più appropriati per fascia di età è un vantaggio da poter sfruttare a beneficio della popolazione, mirando sempre più al raggiungimento degli obbiettivi di copertura. Entrambi i vaccini raccomandati hanno dimostrato, nelle persone con una riduzione della capacità immunitaria determinata dall'età, una maggiore capacità protettiva. Quindi è fondamentale vaccinarsi, ma è importante scegliere anche il vaccino più appropriato, per massimizzare il risultato di questa importante attività di prevenzione". Il confronto con il medico di medicina generale - conclude l'Osservatorio Influenza - rimane fondamentale per fornire la risposta più idonea in base anche alla storia clinica".
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