Un'etichetta parlante in Braille ad
alta accessibilità per i vini in anfora. E' questo il progetto
nato dalla collaborazione tra la cantina Castrum Morisci di
Moresco e la sezione interprovinciale di Ascoli Piceno e Fermo
dell'UIC (Unione italiana ciechi ed ipovedenti) presentato
stamane a Fermo all'interno delle cisterne romane.
Un'etichetta parlante che grazie ad indicazioni in braille -
un sistema di scrittura e lettura a rilievo usato dagli
ipovedenti - e grazie alle informazioni fornite da un QR code
permette a non vedenti ed ipovedenti di avere tutte le
informazioni sul vino e sulla cantina produttrice.
A credere nel progetto anche il comune di Fermo e di Moresco,
la Copagri Confederazione Produttori Agricoli, l'Associazione
Italiana Sommelier. Si tratta di una novità a livello nazionale
voluta fortemente dai titolari dell'azienda, particolarmente
sensibile ai temi della disabilità e dell'integrazione.
Profondamente orientata al biologico, l'azienda agricola si
estende su 7,5 ettari di vigneto coltivato a Passerina,
Pecorino, Vermentino, Malvasia, Pinot Grigio, Montepulciano e
Sangiovese sono per una produzione annua di 25 mila bottiglie e
due tipologie di vinificazione: una con l'utilizzo di vasi
vinari in acciaio e l'altra con l'uso di anfore di terracotta.
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