MILANO - La proposta Unrae di dedurre una parte del costo di un'auto nuova permetterebbe alla filiera automotive di recuperare tra il 2015 e il 2018 circa 1.000 addetti nei soli settori della distribuzione e dell'assistenza. Mentre la conseguente riduzione di incidentalità legata al rinnovo del parco auto delle famiglie porterebbe ad un minor costo sociale di oltre 77 milioni di euro. Inoltre il rinnovo del parco e la rottamazione delle auto più vecchie farebbe risparmiare circa 400mila tonnellate di CO2 in 4 anni.
In Italia la crisi della filiera automotive (produzione, vendita e assistenza, componentistica) dal 2008 al 2013 ha determinato un calo del fatturato totale del 18,6% (da 155,44 a 126,5 miliardi di euro), mentre l'occupazione nello stesso periodo è scesa del 5,9% con una perdita di 26.500 addetti (da 448.000 a 421.500) e in 5 anni sono scomparse 1.900 aziende (da 19.306 a 17.410), con un calo del 9,8%. Ma è stato il comparto della distribuzione e assistenza, quello cioè che più interessa le case estere, a subire l'impatto maggiore della crisi. In cinque anni il fatturato è sceso del 22,8%% (da 51,8 a 40 miliardi di euro), l'occupazione del 7,2% con un calo di circa 13.000 addetti (da 173.000 a 160.500) e sono scomparse circa 1.600 aziende (da 15.806 a 14.200), con un calo del 10,2%.
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