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Crescono le due ruote ma criticità sui parcheggi

Crescono le due ruote ma criticità sui parcheggi

Presentato report su politiche per moto e bici

25 gennaio 2018, 15:29

Redazione ANSA

ANSACheck

Crescono le due ruote ma criticità sui parcheggi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Crescono le due ruote ma criticità sui parcheggi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Crescono le due ruote ma criticità sui parcheggi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Appare roseo il futuro della mobilità su due ruote, almeno stando ai dati del secondo report dell'Osservatorio Nazionale Focus 2R - presentato questa mattina a Milano da Anci, Legambiente e Confindustria Ancma. Nel 2016 sono aumentati i Comuni con un servizio attivo di bike sharing (dal 61% al 66% dell’ultimo anno), si legge nel rapporto, anche se diminuiscono gli abbonati (-13%).

L'indagine, condotta da Ambiente Italia, società di consulenza ambientale, su 104 comuni capoluogo, ha evidenziato miglioramenti anche nell'intermodalità: nel 40% dei comuni intervistati, i mezzi pubblici consentono ai passeggeri il trasporto di biciclette (rispetto al 31% dell'anno passato), favorendo così una mobilità mista.

Il 74% dei comuni, inoltre, consente l’accesso alle due ruote anche all'interno delle Ztl, ma solo in una città su 10 l'ingresso è consentito solo ai veicoli elettrici. Anche in questo campo si registrano dati positivi: il 41% delle città ha installato colonnine di ricarica per scooter (con una media di circa 30 colonnine pubbliche per comune) e il 38% ha reti di ricarica per biciclette. Tra i punti critici emergono i parcheggi e la sicurezza. Poco più della metà dei 104 capoluoghi (il 56%) offre una disponibilità di stalli dedicati alle due ruote motorizzate inferiore al 5%. Ancora peggiore la situazione delle biciclette: il 50% dei Comuni dichiara, infatti, di non avere nessuna rastrelliera. 

Aumentano le piste ciclabili, non gli italiani in bici
Legambiente, Prodotto interno bici in Italia è 6 miliardi euro
Il Prodotto interno bicicletta (Pib), cioè il fatturato complessivo delle attività legate alla bici in Italia, è arrivato a 6 miliardi di euro, e le piste ciclabili sono aumentate del 50% dal 2008 al 2015. Ma gli italiani che vanno in bici non aumentano: erano il 3,6% nel 2008, erano ancora il 3,6% nel 2015. Lo rivela il rapporto dell'Osservatorio nazionale Focus 2R presentato oggi a Milano da Anci, Legambiente e Confindustria Ancma.

Legambiente ha calcolato il valore del Prodotto Interno Bicicletta (PIB), cioè il fatturato complessivo delle attività legate alla bici in Italia: "Oggi, il Pib vale oltre 6 miliardi di euro, il doppio del fatturato di Ferrari, ad esempio", ha spiegato Alberto Fiorillo, responsabile trasporti della ong. Nell'insieme delle oltre 100 città capoluogo crescono le piste ciclabili, ma non cresce la ciclabilità, cioè l'utilizzo della bici da parte dei cittadini.

In sette anni, tra il 2008 e il 2015, le infrastrutture urbane riservate a chi pedala sono aumentate addirittura del 50%, mentre nello stesso periodo la percentuale di italiani che utilizzano la bici per gli spostamenti è rimasta immutata: era il 3,6% nel 2008 ed era ancora il 3,6% nel 2015", ha chiarito. In positivo, invece, Fiorillo segnala proprio "il valore della produzione di bici e accessori, delle ciclovacanze e dell'insieme delle esternalità positive generate dai biker" (come risparmio di carburante, benefit sanitari o riduzione di emissioni nocive). Per Fiorillo "gli utenti delle bici sono in calo non perché non c'è una domanda di nuova mobilità, ma perché le infrastrutture sono fatte male" e "per questo non accolgono utenza e non sono competitive". 

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