Cento opere realizzate nell'arco
della sua intera carriera, provenienti da importanti istituzioni
e musei come la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico e la
Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, il Mart di Rovereto e
la Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze. Cento
opere di De Chirico, che torna così a Palazzo Ducale di Genova
dopo 25 anni dall'ultima mostra. Un'opera d'arte in sé, questa
'Giorgio de Chirico. Il volto della metafisica' che, curata da
Victoria Noel-Johnson. inaugura il 30 marzo e resta aperta fino
al 7 luglio.
La rassegna si apre con una selezione di lavori che
introducono il tema del viaggio e del ritorno, metafora per la
scoperta della metafisica multidimensionale. Sono esposte opere
che dialogano anche con la teoria nietzschiana dell'eterno
ritorno, come L'ebreo errante (1917), Ulisse (Autoritratto,
1922), Ritorno di Ulisse (1968), Il figliuol prodigo del 1974 e
del 1975. Lo spettatore entra poi nel mondo degli esterni
metafisici come i panorami urbani e i bagni misteriosi
raccontati attraverso le illustrazioni realizzate per Mythologie
di Jean Cocteau del 1934. E poi le figure che frequentemente
popolano le opere di de Chirico, dagli anni dieci agli anni
settanta, quali i trovatori-manichini, i personaggi mitologici
come Diana, Mercurio, Ettore e Andromaca, le muse inquietanti e
gli archeologi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA