A Napoli il cinema si fa in comune. E non è solo un gioco di parole se al piano nobile del settecentesco Palazzo Cavalcanti si possono incrociare la regista Francesca Comencini al lavoro per Gomorra 4 (dove Ciro-Marco D'Amore rinasce ma dietro la macchina da presa), la grande famiglia della 'Amica Geniale' (attesissima serie internazionale diretta da Saverio Costanzo), film-maker emergenti, allievi dell'Accademia di Belle Arti partenopea fucina di giovani David. Qui è appena nato 'Cohousing Cinema Napoli', 700 mq nel cuore di Via Toledo, dove tra soffitti affrescati e ambienti dotati di wireless e satellite, l’Ufficio Cinema del Comune di Napoli (500 le produzioni accolte negli ultimi tre anni dalla città, da “Sense8” delle sorelle Wachowski a “Mary Magdalene” con Joaquim Phoenix, all' “Happy Prince di Rupert Everett ) compie un originale salto di qualità. Nel segno del co-working, formula voluta dal Sindaco Luigi de Magistris e dall'Assessore alla Cultura e al Turismo Nino Daniele.
Tra i primi a visitare lo spazio Riccardo Tozzi, CEO di Cattleya con la regista Francesca Comencini, Domenico Procacci(Fandango) Gabriele Immirzi (Fremantlemedia), Francesco Nardella(Rai Fiction), Luciano Stella(Mad, David come miglior produttore), il regista Stefano Incerti anche in qualità di docente dell'Accademia i cui allievi saranno coinvolti nella costruzione dell'immagine della 'casa'. “Non è solo il cinema ma qui è l’economia che si muove - ricorda de Magistris - questa città attraverso la produzione e il turismo è riuscita a creare ricchezza. Il coordinamento che vogliamo costruire lo creeremo con gli operatori. Qui devono trovare la loro casa sia le grandi produzioni che le piccole”. Le modalità d'uso della struttura saranno decise infatti insieme con il comparto locale dell'audiovisivo attraverso tavoli tecnici già avviati.
“Napoli ha un posto speciale nella storia del Cinema italiano. Ne è parte costitutiva della grandezza e luogo ispiratore delle narrazioni divenute forme e modelli" - sottolinea l'Assessore Daniele. “Se non a Napoli, dove? - si chiede Riccardo Tozzi- Ambienti diversissimi e tutti straordinari, un talento creativo diffusissimo, un’accoglienza senza pari. Anche nella verve polemica, sempre stimolante. Il racconto per immagini è nel destino di questa città, una grande opportunità per chi viene a girare e per Napoli stessa: è lavoro qualificato, giovanile, largamente femminile, che contribuisce alla crescita economica e culturale. Pensiamo, da Benvenuti al Sud a Troppo napoletano, passando per Gomorra, di aver contribuito a far nascere il movimento produttivo che si sta ora dispiegando; e ne siamo affettuosamente felici”. ''Questo è un luogo bellissimo - commenta Comencini - Sono contenta di per questa nuova opportunità. Ogni cosa che è raccontata a Napoli noi la gireremo a Napoli”.
“Per noi che facciamo questo lavoro è molto comodo e risolve un problema immediato - spiega Immirzi - Napoli è in un momento d’oro per la produzione audiovisiva, è un ulteriore incentivo per portare in questa città le produzioni, l'investimento, il lavoro e la formazione”. Il vice Direttore di Rai Fiction Francesco Nardella ricorda che “negli ultimi due anni, la Rai ha girato 190 ore di prodotto ambientato qui, Napoli è avanti per formazione, per qualità troupe e casting. C’è una cosa in particolare, che mi ha fatto un piacere immenso: la prima volta che sono stato sul set dell’Amica Geniale, ho visto che i tecnici che lavoravano alla scenografia erano tutti giovani tra i 20 e i 28 che studiano all’Accademia di Belle Arti”. Senza dimenticare quella fabbrica di ventennale successo che è Un posto al sole. Per il produttore di Fandango Domenico Procacci “Cohousing è un’iniziativa che rientra in una visione che, per fortuna, a Napoli avete e che porta sempre ad avere risultati. Tutto quello che viene dato ritorna, in termini di occupazione e di investimento, ma anche nella costruzione di un immaginario”. Dal set di 'Bastardi di Pizzofalcone 2' arrivano gli auguri del regista Alessandro D'Alatri. “È un anno che sono qui a Napoli tra preparazione e riprese e l’innamoramento per questa città e quello che offre è totale. Credo che questa nuova pietra, che serve a costruire un background di conoscenza tecnologica e artistica, sia sicuramente un bel segnale che viene dato alla città e a tutti gli operatori del settore''. L’Ufficio Cinema del Comune di Napoli, da anni interlocutore della Film Commission Regionale (che ha in un nuovo presidente, la giornalista Titta Fiore) offre essenziali servizi per semplificare il lavoro agli operatori, trovando soluzioni e agevolazioni. Alle produzioni ospitate a Palazzo Cavalcanti si richiede un progetto di collaborazione a vantaggio del territorio, che può andare dalle attività di formazione agli incontri culturali.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA