/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Primavera, basta superfluo, è tempo di decluttering

Primavera, basta superfluo, è tempo di decluttering

Disordinati anonimi, per voi c'è il Project 333. Liberarsi dell'inutile e mettere in ordine? Un toccasana per la casa e per la mente

01 maggio 2014, 15:41

Redazione ANSA

ANSACheck

(di Alessandra Magliaro)(ANSA) -

Primavera, tempo di  decluttering. Eliminare il superfluo, fare ordine e sentirsi meglio. La stagione è propizia, il cambio di stagione per gli abiti obbligatorio e fare spazio è un toccasana dell’umore ormai sperimentato. Vedere l’armadio o la cabina guardaroba in ordine è davvero salutare perché ci libera del passato e ci fa vivere meglio il presente. Il distacco dagli oggetti che evocano ricordi non piacevoli è, quando riusciamo a farlo, davvero una liberazione, mentre quelle cose che appartengono al passato possono restare nelle nostre case purchè non diventino una zavorra magari piena di polvere. Ammessi insomma nell’arte dello space clearing solo i ricordi davvero importanti, per tutti gli altri basta il pensiero.

In La mia casa ecopulita di Marta Albè, appena uscito da Grimaudo, alcuni suggerimenti per organizzare il decluttering. Il metodo delle ‘quattro scatole’ funziona sempre: servono per suddividere le cose in oggetti da regalare (barattare, vendere), conservare e recuperare, riparare o destinare alla raccolta differenziata. C’è poi il sacco per i rifiuti indifferenziati ma bisogna cercare di riempirlo il meno possibile. Ricordate , dice l’autrice, che le cose che getterete diventeranno rifiuti mentre se le venderete, regalerete, baratterete troveranno una nuova vita. I libri che non ci interessano più possiamo donarli a scuole, biblioteche, case di riposo, associazioni oppure alle piattaforme su Internet che si occupano di baratto. Per l’abbigliamento è di moda lo swap party casalingo: un pomeriggio da dedicare al baratto dell’usato. Ora che il superfluo ci ha lasciati anche le pulizie saranno meno faticose e ci sentiremo magicamente subito meglio. Questo in generale. Una volta poi che si è entrati nell’ordine delle idee di fare ordine, internet apre un mondo intero di metodi e consigli.

C’è chi va sul drastico – un passo da consigliare a chi è almeno al secondo giro di clutter - e punta alla capsule collection, sì esatto proprio come quelle degli stilisti. Consiste in una piccola collezione mixabile e abbinabile. Il tutto applicato all’armadio: pochi pezzi delle stesse nuance e via così tutta la stagione. Più praticabile è il Project 333, una questione di numeri: si tratta di scegliere 33 capi di abbigliamento, comprese scarpe e accessori, da indossare per i successivi 3 mesi. C’è anche la versione drastica con soli 20 capi, scarpe incluse ma accessori salvi. Ciascuno si regola come vuole: 2 pantaloni e zero gonne, ecce cc, secondo gusti e stili di vita. Nel mondo anglosassone, che ha inventato il declutteratore che aiuta le persone a liberarsi del disordine e ad organizzare gli spazi, si legge di tutto, come riporta il blog decluttering-Italia. Ci sono ad esempio i disordinati anonimi, i messies anonyous, che ti immagini a parlare in cerchio per aiutarsi proprio come gli alcolisti che vogliono guarire. In realtà è un sito di metodi per risolvere il problema del clutter, ossia dell’accumulo, con proposte, consigli e una mail giornaliera. C’è poi il personal coach on line, Flylady che aiuta a gestire il problema con un sistema incentrato sull’autostima ed ha fatto una gran fortuna e un business con gli accessori per le pulizie. Si può seguire anche in italiano e pazienza se le destinatarie sono ‘casalinghe deragliate’: mettere in ordine non è solo una cosa da donne ma da tutti. Si legge ad esempio che il lunedì c’è un’ora di home blessing, letteralmente benedizione, che sia con aspirapolvere o con il lavapavimenti è affare personale e che il mercoledì è il giorno anti-procrastinazione! Sul sito di Antonio Galdo, Non sprecare, tra i consigli si legge che è necessario un piano: scegliere una stanza per volta, selezionare il materiale e soprattutto far si che le cose da eliminare escano materialmente da casa. Pensiamo di non riuscirci? Il metodo per metterci alla prova c’è. Le cose di cui sembra che non ci possiamo liberare si possono mettere in una scatola Se dopo qualche mese non è stata riaperta bisogna disfarsene senza pensarci due volte. Attenzione però il decluttering non è per sempre: importante è cambiare stile di vita, accumulare il meno possibile, badare a non affezionarsi al superfluo, buttare, riciclare, disfarsi delle cose spesso e acquistare il necessario.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza