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Contrasto a bullismo e violenza di genere, arrivano i libri per i piccolissimi

Contrasto a bullismo e violenza di genere, arrivano i libri per i piccolissimi

Piccolo Uovo è di Francesca Pardi, illustrato da Altan, nel progetto Nè vittime Nè Prepotenti

23 aprile 2017, 18:24

Redazione ANSA

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I racconti di Piccolo Uovo è, scritti da Francesca Pardi e illustrati da Altan, un progetto educativo e innovativo per i piccolissimi per contrastare bullismo e violenza di genere - RIPRODUZIONE RISERVATA

I racconti di Piccolo Uovo è, scritti da Francesca Pardi e illustrati da Altan, un progetto educativo e innovativo per i piccolissimi per contrastare bullismo e violenza di genere - RIPRODUZIONE RISERVATA
I racconti di Piccolo Uovo è, scritti da Francesca Pardi e illustrati da Altan, un progetto educativo e innovativo per i piccolissimi per contrastare bullismo e violenza di genere - RIPRODUZIONE RISERVATA

Contrastare il bullismo, i pregiudizi, i comportamenti stereotipati sono altrettanti temi forti della società attuale. Si dice sempre che è una questione culturale e che a scuola, così come a casa, è il lavoro più grande da fare. E prima lo si fa meglio è. Per i bambini più piccoli, quelli che ascoltano le favole della buonanotte lette dai genitori o quelli che cominciano appena a leggere, arrivano 10 libri semplici, cartonati, con altrettanti racconti con animali protagonisti che rappresentano una proposta innovativa ed educativa sul contrasto al bullismo proprio perchè indirizzati ai più piccoli. Nasce PICCOLO UOVO è…, una collana di cartonati per piccolissimi, scritti da Francesca Pardi e illustrati da Altan, tesa a promuovere, a scuola e in famiglia, benessere psicologico e relazionale, l’unica vera ricetta per la prevenzione al bullismo e alla violenza di genere. In libreria i primi quattro di dieci racconti su dieci animali che rappresentano diversi aspetti della personalità.

Del resto, il percorso di vita di un bambino può essere modificato da interventi anche semplici che possono rendere un genitore più consapevole, più attrezzato, più sicuro di sé, e un bambino più competente e pronto a cogliere e a dare il meglio. Dice Giorgio Tamburlini del Centro per la Salute del Bambino - onlus, Trieste a proposito dell'early childhhood development , gli interventi precoci per lo sviluppo del bambino. C’è molto che si può fare, con poche risorse necessarie, per contribuire a una missione tra le più importanti: quella di offrire una buona partenza a tutti i bambini, offrendo informazioni, supporto e guida ai loro genitori. Qualcuno ha recentemente affermato che “La più grande sfida del nostro tempo non riguarda il lavoro, né la democrazia, né l’ambiente, ma il modo in cui i genitori si relazionano ai propri figli, perché da questo dipende in buona parte tutto il resto.

 L’associazione Famiglie Arcobaleno, con il contributo del Comune di Milano, sostiene un progetto di prevenzione al bullismo e alla violenza di genere nato dalla proposta didattica di Nicola Iannacone “Né vittime né prepotenti” e attraverso la lettura dei racconti di Piccolo Uovo è, si getta un seme. Attraverso giochi di ruolo e narrazioni, gli animali ci permetteranno di mantenere viva nei bambini l’integrazione e la valorizzazione di tutte le caratteristiche che rappresentano. Per i bambini è facile cogliere negli animali scelti l’essenza di queste caratteristiche, si tratta di animali/simbolo presenti da sempre nelle culture popolari di diversi paesi e in cui è molto facile identificarsi.

I brevi racconti mostrano in modo semplice, in stampatello, come ognuno di questi aspetti si può manifestare in modo positivo oppure negativo, e come ognuno ha un ruolo fondamentale nella costruzione della nostra personalità: come si dice, è l’unione che fa la forza. La presenza di piccolo uovo, il “bambino non nato” che può essere ancora tutto e che si rispecchia di volta in volta in ogni animale, non solo supporta il meccanismo di identificazione, ma aiuta a capire che tutte le caratteristiche rappresentate dagli animali convivono dentro di noi: non siamo, insomma, solo leone o tartaruga, ma saremo a volte leone e a volte tartaruga, a seconda della situazione.

Inoltre i racconti sottolineano il valore della collaborazione e del rapporto con gli altri nella ricerca di comportamenti adeguati, e propongono il superamento di modelli maschili e femminili stereotipati: non a caso il leone è una leonessa e la tartaruga è un maschio. Collaborazione e integrazione, piuttosto che competizione ed esclusione, sono la cifra del benessere sociale, una collaborazione e una integrazione che non riguarda solo la vita della classe – del gruppo – ma anche la vita interiore di ogni individuo, le emozioni, ciò che vive dentro il bambino.

Si propone un modello educativo in cui si integrano e si valorizzano tra loro non solo i singoli individui, ma anche i diversi aspetti della personalità di ciascuno, tutti necessari all’armonia dell’insieme.

Le dinamiche del bullismo sono dinamiche di gruppo, che hanno le loro radici nei primi anni dello sviluppo; succede che alcuni aspetti della personalità diventino delle etichette che ci portiamo dietro per tutta la vita. C’è il prepotente, c’è la vittima e c’è l’indifferente, e quando incarniamo uno di questi ruoli spesso non riusciamo più a liberarcene; non riusciamo più a recuperare tutto il resto che abbiamo perso per strada.

In questo quadro si iscrivono anche i presupposti che conducono, più avanti nello sviluppo, alla violenza di genere. Il comportamento sessista e le sue derive violente, che pervadono la nostra società, sono parenti strette del bullismo, legate alle stesse dinamiche, spesso supportate da un’educazione basata su ruoli stereotipati e sul fatto che determinati comportamenti (e di conseguenza certe emozioni) siano legittimabili solo nei maschi e altri solo nelle femmine.

Non ci sono bambini bravi e bambini cattivi, ma solo bambini sereni e bambini sofferenti. Bambini che riescono a gestire e tenere insieme le proprie emozioni, e bambini che non riescono a farlo. Quello che dobbiamo insegnare loro è a valorizzare tutti gli aspetti della personalità (e non soltanto alcuni) e a trovare l’espressione più adeguata di ognuno di questi aspetti: a volte saranno falco e a volte castoro, ma c’è sempre un modo positivo di essere falco o castoro. Avere una competenza sociale adeguata significa imparare a saper calibrare ogni caratteristica a seconda della situazione.

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