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Da Natale alla Befana, 10 consigli per sopravvivere in forma ai cenoni

Da Natale alla Befana, 10 consigli per sopravvivere in forma ai cenoni

Uno slalom tra lasagne e panettone senza perdere lo spirito delle feste

02 gennaio 2018, 19:47

Redazione ANSA

ANSACheck

pranzo di Natale foto Steve Debenport iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

pranzo di Natale foto Steve Debenport iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA
pranzo di Natale foto Steve Debenport iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le feste sono uno slalom tra i cibi allettanti della tradizioni, le lasagne, i cappelletti in brodo, primi piatti robusti cui si sommano i calorici dolci natalizi panettone, pandoro per non parlare dei torroni. E se le tre giorni cibo e tombola senza mai alzarsi da tavola - vigilia, Natale, Santo Stefano, bissate per fine anno 31 dicembre, 1 gennaio e ripetute per la befana il 6 - appartengono decisamente ad abitudini del passato ecco che ad insidiare la forma fisica e a tentarci si sono messe le occasioni conviviali più varie, come la moda dei cenoni anticipati in ufficio, i bridisi aziendali, gli apertitivi con gli amici. Dicembre è un mese fortemente a rischio chili di troppo. A parte i consigli detox - che valgono sempre e andrebbero sempre seguiti periodicamente - ecco 10 suggerimenti per continuare a festeggiare - perchè fa bene allo spirito - ma con l'obiettivo di sopravvivere in forma alle feste di Natale e Nuovo Anno. Da Annamaria Acquaviva, Dietista Nutrizionista per il California Prune Board in Italia una top ten di consigli:

1. EVITARE I PROPOSITI DRASTICI
I festeggiamenti vanno vissuti senza ansie a tavola. Per quanto si desideri mantenere la propria linea, occorre essere realisti e fare propositi che si possano mantenere secondo la propria situazione e pianificare in anticipo le scelte alimentari. Si sa che durante le feste ci si concedono più strappi alle regole: gli alimenti “tentatori” sono tanti e appetitosi e avere propositi di digiuno o troppo drastici in queste occasioni può rivelarsi controproducente. Può infatti indurre a perdere i freni inibitori e ad un’abbuffata successiva.
2. A TAVOLA MEGLIO NON ARRIVARE AL PASTO TROPPO AFFAMATI
Appena seduti a tavola è una buona abitudine sorseggiare un bicchier d’acqua e ripetere in attesa delle portate. E’ bene cominciare il pasto da un pinzimonio o un’insalata cruda, che apportano fibre e micronutrienti benefici oltre a regalare un buon senso di sazietà. Evitare invece nell’attesa di riempirsi di pane, grissini o piadina, che rappresentano una porzione in più di carboidrati di cui in genere si eccede.
3. MANGIARE LENTAMENTE
Masticare lentamente permette di gustare realmente i sapori del proprio piatto e favorisce il raggiungimento del senso di sazietà, che percepiamo solo dopo circa 20 minuti da quando cominciamo a masticare. Se mangiassimo velocemente, invece, ingurgiteremmo più del necessario, perdendoci il piacere del pasto. Inoltre procedere con lentezza favorisce la nostra consapevolezza e regolazione del senso di fame e sazietà, limitando la frenesia della fame nervosa.
4. BERE MOLTA ACQUA E TISANE DRENANTI
Bere permetterà di smaltire la ritenzione idrica tipica delle pietanze saporite delle feste. Si potrà bere acqua anche sotto forma di tisane con erbe drenati (come tarassaco, pilosella e verga d’oro) e depurative (come carciofo e cardo mariano), non zuccherate.
5. NON SALTARE I PASTI
Non si deve saltare i pasti per evitare i cali di zucchero e gli attacchi di fame improvvisa. Quando siamo in ipoglicemia, infatti, il nostro corpo stesso cerca zuccheri e tendiamo a compensare la carenza con cioccolata, caramelle, biscotti…. Tutto ciò alza velocemente la glicemia, ma senza sostenerla nel lungo tempo e velocemente la riabbassa. Il risultato? Il più lampante è che avremo presto nuovo bisogno di zuccheri!
6. PASTI DELICATI DOPO QUELLI IMPORTANTI
Il pasto successivo a quello importante dovrà essere leggero e ricco di vegetali. Cominciare dalle verdure crude che apportano sali minerali, vitamine e sostanze antiossidanti. Preferire vegetali drenanti, come sedano e finocchio, e depurativi, come carciofo, bardana e tarassaco. Limitare i farinacei (dato che facilmente si sarà abbondato).
7. FRUTTA SECCA
Durante le feste aumenta il consumo di frutta disidratata e secca, secondo le usanze della nostra tradizione. Sono caratterizzate da valide proprietà nutrizionali: uva passa, pistacchi, prugne, noci. Particolarmente utili sono le prugne, un’ottima fonte di fibra che ha un effetto detossinante e favorisce la digestione. Ottime quindi inserite nella prima colazione, nelle ricette delle feste e negli spuntini: 3 o 4 prugne al giorno rappresentano una delle 5 porzioni al giorno di frutta e verdura. Numerosi studi scientifici, inoltre, hanno dimostrato che 5 o 6 prugne al giorno hanno effetti positivi per la salute delle ossa, 10 o 12 favoriscono la salute digestiva.
8. CENTELLINARE I DOLCI AVANZATI
Limitare il panettone o il pandoro avanzati dal festeggiamento solo ad una porzione alla mattina, se siamo abituati alla prima colazione dolce, e non dopo un pasto luculliano.
9. TISANE DIGESTIVE
Per risolvere difficoltà digestive sono indicate tisane calde (non bollenti) dopo il pasto. Menta piperita, anice stellato, liquirizia, achillea, verbena odorosa, carvi, semi di finocchio, radice di genziana e zenzero sono tutti ingredienti che favoriscono la digestione ed hanno effetto carminativo, cioè “sgonfiano” la pancia.
10. MANTENERE UNO STILE DI VITA ATTIVO
È dimostrato: una regolare attività fisica, anche di intensità moderata, contribuisce a migliorare la qualità della nostra vita. Non solo aiuta il controllo del peso corporeo, ma muoversi quotidianamente ha benefici significativi sulla salute complessiva, fisica e psichica. Spostarsi quindi a piedi, preferire le scale agli ascensori e aumentare l’attività fisica consueta (passeggiate, bicicletta, nuoto, ecc.). In allegato il comunicato stampa.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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