/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ad Philip Morris, contrabbando danneggia imprese e territori

Ad Philip Morris, contrabbando danneggia imprese e territori

Vendita illecita colpisce filiera italiana da 50.000 addetti

14 dicembre 2015, 19:16

Redazione ANSA

ANSACheck

CASERTA - "Il commercio illegale è un tema ancora importante per il mercato italiano, perché danneggia imprese e territorio. E' un tema sul quale un'azienda come la nostra e l'intero comparto è molto concentrata". Lo ha detto Eugenio Sidoli, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, a margine del convegno "Coltiviamo il futuro" che si è svolto oggi a Caserta.
La vendita illecita di prodotti del tabacco - sottolinea una ricerca della multinazionale del tabacco - sottrae infatti risorse al mercato legale e provoca seri danni a tutta la filiera del tabacco, di cui l'Italia è il primo produttore in Europa e il 14.mo al mondo: nel nostro Paese ci lavorano circa 50.000 addetti in più di 3.000 imprese agricole, con una radicata presenza in Campania, Veneto, Umbria, Toscana e Lazio.
"Lavoriamo molto - spiega Sidoli - per cercare di ostacolare il commercio illecito e tutte le risorse possibili sono importanti per contrastare questo fenomeno, in Campania in particolare. Quindi parlare di investimenti, di prospettive con chi vive il territorio, è importante perché il commercio illecito si combatte uniti come filiera, guardando in prospettiva con ottimismo ma sapendo anche che bisogna agire per rendere il mercato sostenibile".
"Il commercio illecito - afferma Sidoli - devasta il Paese, fa male agli abitanti del territorio. Diciamo che a breve termine può sembrare un ammortizzatore sociale ma non lo è, perché vive di una serie di pratiche scorrette che danneggiano le imprese, la concorrenza, mettono in ginocchio l'economia e allontanano gli investitori".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza