NAPOLI - "Vogliamo realizzare un meccanismo conciliativo che permetta ai consumatori di trovare subito soddisfazione per i problemi avuti con i franchising e a questi ultimi di non subire danni di immagine esagerati a fronte di qualche disservizio". Così Massimiliano Dona, segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori, spiega il ruolo di mediazione degli organismi di tutela dei consumatori nei confronti dei grandi brand che operano in franchising.
"Stiamo lavorando - spiega Dona - su una maggiore consapevolezza dei consumatori rispetto alla formula franchising". Insomma, alla fine i clienti dei franchising se riscontrano dei disservizi se la prendono con il brand. "Per la maggiore parte dei casi - spiega l'esponente dell'Unione consumatori - si tratta di contestazioni per piccole cifre che è interesse di tutti ricomporre, anche perché lo stesso consumatore non avrebbe interesse ad andare per vie legali. La nostra intermediazione permette quindi al consumatore di avere soddisfazione e all'azienda di mantenere viva la relazione con il cliente, magari tornando a fidelizzarli con piccoli benefit che fanno grande presa".
In generale, però, l'atteggiamento dei consumatori nei confronti dei franchsising è "di grande fiducia - spiega Dona - perché il nome dell'insegna rassicura i clienti, anche se spesso aumenta le loro aspettative".
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