GIFFONI VALLE PIANA (SALERNO) - "Sin da piccola sono molto timida. Talvolta non riesco neanche a difendermi dalle persone che mi accusano. Crescendo sono diventata ancora più timida, ma lo nascondo meglio". Una bellissima ed eterea Tea Falco, con una coroncina di fiori che le ferma i lunghi capelli, si è raccontata ai giornalisti in questa prima giornata del Giffoni Film Festival (in programma fino al 26 luglio a Giffoni Valle Piana, nel salernitano), mettendo a nudo la parte fragile e timida di sé, nel corso di un incontro stampa condotto dal giornalista Tonino Pinto.
"Sono convinta - ha detto - che spesso dietro attacchi ingiustificati vi sia l'invidia dettata da gelosie di vario genere. La migliore arma per me sono l'ironia e il sorriso. Bisogna rispondere agli attacchi con una battuta pungente". Sulla sua infanzia ha ricordato, invece, che "era un periodo bellissimo. Ancora sono quella bambina".
L'attrice catanese, già candidata al David di Donatello 2013 come migliore attrice protagonista per il film Io e te di Bernardo Bertolucci e reduce dal successo della serie tv Sky 1992, si è dilungata anche sulle sue due grandi passioni, la fotografia e il cinema. "Non lascerò mai la fotografia, ma ho sempre voluto fare l'attrice. Con la recitazione puoi far esprimere il corpo, la voce, i sentimenti. Si tratta di un'espressione totale dell'anima. Il cinema, per ora, è il mio mestiere. Poi un giorno forse farò teatro".
Non poteva mancare anche un accenno ai "due grandi maestri", Carlo Verdone e Bernardo Bertolucci. "Sono molto diversi tra loro. Uno è comico e fa il comico, l'altro è un autore fantastico italiano. Ho un bellissimo ricordo di entrambi. Bertolucci è il mio padre spirituale, persona fantastica ed ironica. L'ironia - ha aggiunto la Falco - è una forma di intelligenza assoluta".
Sui ruoli che ha interpretato ha detto: "Non mi sento come quei personaggi. Sono anche loro, ma solo in piccola parte. Non mi sento completa, sono ancora in costruzione. Noi - ha concluso - siamo il frutto delle persone che abbiamo incontrato nella nostra vita, come diceva Pirandello".
Riprendendo il tema della 45/a edizione del Gff, Carpe Diem, ha sottolineato: "Parlare con le persone: questo è il senso della vita. Cogliere l'attimo per me è questo".
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