E' di un miliardo e 836 milioni la dotazione finanziaria dell'ipotesi del Programma di Sviluppo Rurale della Campania (Feasr) nell'ambito della programmazione europea 2014-2020.
L'architettura del programma che la Giunta Regionale della Campania ha approvato e sottoposto a Bruxelles, "rappresenta un primo e importante strumento di programmazione - spiega l'assessore all'agricoltura Daniela Nugnes - per lo sviluppo dei settori agroforestali e per il rilancio delle aree rurali".
Partendo dalla consapevolezza che oggi il settore agricolo si trova ad affrontare un passaggio decisamente impegnativo, una "crisi di prospettiva", è stata rilevata la necessità di affrontare questa fase con linee di indirizzo politico, di medio-lungo periodo, su cui basare gli obiettivi operativi del prossimo decennio.
Sul fronte dell'innovazione, gli interventi previsti puntano a rendere l'agricoltura della Campania più giovane e competitiva, stimolando l'accesso al mercato di imprenditori innovatori, competenti e dinamici e lo sviluppo di filiere meglio organizzate e più vicine al consumatore. In questo senso sarà fondamentale migliorare l'efficienza tecnologica, stimolando anche il ricambio generazionale, accompagnando queste azioni dall'offerta di servizi di consulenza e dal potenziamento dell'istruzione tecnica e professionale degli addetti.
Così come evidenziato nel documento della Regione, "è necessario intervenire sia sugli standard qualitativi, attraverso una forte azione che punti alla valorizzazione delle produzioni di qualità, ma anche alla diffusione di processi di certificazione a garanzia della salubrità e dell'origine, sia su quelli di processo".
Attenzione sarà dedicata all'ambiente a cominciare dall'efficienza energetica delle aziende, fino al risparmio idrico e alla valorizzazione di residui e scarti. Dovranno anche essere favorite forme di riconversione produttiva verso comparti no-food, soprattutto in aree caratterizzate da problemi di natura ambientale, con particolare riferimento all'area della "Terra dei fuochi".
"Le scelte - aggiunge la Nugnes - devono puntare sull'innovazione e sulla competitività aziendale, su un'agricoltura giovane, su filiere efficienti e venire incontro alle esigenze dei consumatori; sulla sostenibilità delle imprese agricole che sono le prime sentinelle dell'ambiente rurale e sulla rivitalizzazione socio economica e produttiva delle aree rurali della nostra regione. Solo investendo su questi aspetti del comparto potremo garantire alle imprese agricole campane il giusto sostegno e l'accompagnamento necessario per essere competitivi sui mercati locali ed internazionali".
Tra le previsioni di spesa, le dotazioni più alte sono riservate alle attività che puntano a "preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura", a cui sono assegnati 532 milioni di euro. Mezzo miliardo di euro sarà invece destinato alle misure mirate a "potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste".
Tra le altre priorità, spiccano i 289 milioni di euro destinati all'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali, i 189 milioni di euro per la promozione del trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale, 138 milioni di euro per "promuovere l'organizzazione della filiera alimentare, comprese la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo" e oltre 132 milioni di euro per "incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a una economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale".
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