L'Asl Napoli 3 Sud ha
attivato nell'ospedale
San Leonardo di Castellammare di Stabia (Napoli) una terapia
contro il tumore al fegato. Si tratta della radiofrequenza
ecoguidata per via percutanea, ablazione con radiofrequenza
utilizzata con successo ormai da anni nel trattamento mini
invasivo dei tumori del fegato, sia primitivi (epatocarcinoma),
sia secondari (metastasi).
Fino a poco tempo fa, l'epatocarcinoma insorgeva in
particolar modo nei pazienti affetti da epatite C, ma le nuove
terapie, hanno prodotto risultati straordinari, per cui si
prevede l'eliminazione dell'infezione entro il
2030. I tumori del fegato hanno un'eziologia prevalentemente
metabolica: sono secondari alla steatosi epatica (fegato
grasso), al diabete e all'eccesso di peso corporeo. La scoperta
di questi tumori è in genere ccasionale.
''I pazienti con epatocarcinoma, possono essere sottoposti alla
terapia termoablativa, con importanti benefici prognostici - fa
sapere l'Asl Napoli 3 Sud - Inoltre, essendo miniinvasiva, la
metodica può essere
utilizzata anche in pazienti cirrotici. La procedura può essere
utilizzata come "bridge" al trapianto: i pazienti non
direttamente
candidabili a trapianto, secondo una prima stadiazione al
momento della diagnosi, con la termoablazione per
radiofrequenza, possono ottenere un down staging, ovvero la
riduzione della massa tumorale e quindi il rientro nei criteri
della trapiantabilità. Tutto questo in accordo con il centro
trapianti dell'Ospedale Cardarelli, con il quale, l'Asl Napoli 3
Sud ha stipulato un protocollo d'intesa e con tutti gli altri
centri trapiantologici italiani, in particolare Pisa e Padova,
con cui il centro di epatologia di Gragnano ha rapporti di
collaborazione ormai decennali.
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