"Dopo ben 4 ore di Consiglio
Regionale e di chiacchiere inutili sull'autonomia differenziata,
in cui fintamente venivano sbandierati i diritti del Sud, a
tutti è sfuggita una cosa importante: "Cosa significa per De
Luca 'Burocrazia Zero', e soprattutto perché 'contro-proporla'
proprio a Zaia? - si interroga la consigliera Maria Muscarà -
Chissà se lo scopo di quest'assemblea non fosse proprio quella
di infilare in questo documento firmato dalla maggior parte dei
consiglieri, che forse neanche sanno cosa hanno firmato, la
controproposta di De Luca esposta gli ultimi 5 minuti, di creare
un compromesso con Zaia mettendo sul piatto della bilancia la
"burocrazia zero", soprattutto per le aziende che vorranno
venire ad investire in Campania, saranno mica quelle venete?! Da
un lato sembra un fatto propositivo, tendente ad alleggerire la
burocrazia della nostra regione, dall'altro però potrebbe essere
pericoloso, in quanto ci sono attualmente delle norme anche
molto vincolanti, tendenti al controllo per chi viene ad
investire sul territorio campano, a partire dalla tutela
ambientale e la tutela della salute dei cittadini in modo
particolare. Cosa significa questa "semplificazione", cancellare
la tutela che le norme ci garantiscono? Bisognerebbe poi capire
come intende dinamizzare ed in che ambiti, i vincoli ambientali
e paesaggistici che proteggono la natura e la salute, ma
purtroppo i consiglieri hanno votato, alcuni complici, alcuni
ignari. Per De Luca, in poche parole, l'autonomia va declinata
con burocrazia zero, proseguendo verso un nuovo rapporto con le
Sovrintendenze, senza prevedere alcun parere sui piani
paesaggistici da parte di esse; alleggerire la burocrazia per
evitare di bloccare opere territoriali con pareri di livello
ministeriale; dinamizzare l'Italia. Ma in che modo, promuovendo
l'anarchia totale? Questo non è il Paese adatto per avere
'Burocrazia Zero', come vorrebbe De Luca" - conclude.
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