"Ci risiamo. Tornano le code
davanti alle strutture private per prelievi ed esami. Si tratta
dell'effetto tetti di spesa che sono stati fissati con la
delibera n. 599 del 28 dicembre 2021. Si tratta di tetti
irrisori che si esauriscono nei primi 10 giorni del mese, così
scoppia la ressa davanti ai laboratori. Il budget per i
laboratori è al di sotto del periodo pre Covid diviso in 12
mensilità e mette in seria difficoltà i cittadini-pazienti.
Prima il budget finiva a ottobre oggi finisce il 10 di ogni mese
(un ammalato non trova molta differenza!)". Lo denuncia, in una
nota, il consigliere regionale del M5S, Vincenzo Ciampi.
"Ritorna dunque il problema anche dei laboratori pubblici: in
provincia di Avellino ce ne sono soltanto due, a Sant'Angelo e
Ariano Irpino che non riescono in alcun modo a soddisfare la
richiesta dei cittadini. Un argomento che è stato al centro di
una mia interrogazione alla giunta regionale nei mesi scorsi. in
un capoluogo di provincia di Avellino non ci sono centri
prelievi o laboratori d'analisi pubblici. Il privato esaurisce i
tetti e i cittadini devono pagare di tasca loro, o rinunciare ai
controlli diagnostici", aggiunge l'esponente pentastellato.
"La sanità nelle aree interne, dall'Irpinia al Sannio al
Cilento, soffre doppiamente un problema che è dell'intera
regione: tetti di spesa che limitano l'accesso alle prestazioni
gratuite e strutture pubbliche del tutto insufficiente. Le
promesse della dirigente Asl sull'aumento delle strutture
pubbliche - conclude - si sono trasformate in bugia: i dieci
centri prelievi promessi per la provincia di Avellino per il
mese di maggio chi li ha visti?"
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