Nel "giornata della legalità", a
Sparanise, Comune del Casertano sciolto per infiltrazioni
camorristiche, studenti e istituzioni hanno festeggiato
l'inaugurazione della piazza intitolata al giudice Rosario
Livatino, vittima di mafia, ucciso a 38 anni nel settembre del
1990 per le sue indagini sui clan della Stidda, e primo
magistrato beato della storia della Chiesa cattolica.
Un'iniziativa fortemente voluta dalla Commissione
Straordinaria prefettizia, composta dai vice-prefetti Florinda
Bevilacqua e Maura Nicolina Perrotta e dal funzionario
economico-finanziario Salvatore Carli, che dal dicembre 2022
amministra il Comune e che continuerà a farlo fino al dicembre
prossimo, essendo stato prorogato di altri sei mesi l'originario
incarico di 18 mesi. Presenti il prefetto di Caserta Giuseppe
Castaldo, i responsabili provinciali delle forze dell'ordine, il
Procuratore della Repubblica di Napoli Nord Maria Antonietta
Troncone, il Procuratore di Avellino Domenico Airoma, che è
vice-presidente del Centro Studi Rosario Livatino, il
Procuratore Aggiunto di Napoli, ex Dda, Alessandro Milita, il
sostituto procuratore di Santa Maria Capua Vetere Gionata Fiore,
e soprattutto tanti studenti - quelli dell'Istituto comprensivo
di Sparanise e della sezione distaccata dell'istituto superiore
di Teano - veri protagonisti della giornata.
Così i ragazzi della primaria hanno recitato l'alfabeto della
legalità, ovvero per ogni lettera dell'alfabeto hanno scritto
una frase sui valori della legalità, della giustizia, della
solidarietà verso il prossimo e verso chi è diverso, mentre gli
alunni delle medie hanno scritto e letto brani sempre sugli
stessi temi, quelli delle superiori invece hanno cantato la
canzone di Fabrizio moro "Pensa". Durante l'iniziativa è stata
scoperta per il "giudice ragazzino" (così venne definito
Livatino vista la giovane età) una stele commemorativa con la
benedizione del parroco di Sparanise. Momenti carichi di
emozione e significato. "L'intitolazione di una piazza a Rosario
Livatino - ha affermato la Commissione prefettizia in una nota
-rappresenta non solo un momento di commemorazione, ma
soprattutto un modo per condividere con il mondo della scuola,
tra studenti e professori, e della società civile, quei
fondamentali valori di legalità e giustizia che ispirano anche
la nostra azione di ripristino della legalità".
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