Blitz questa mattina degli
attivisti per il diritto alla casa negli uffici anagrafe della
II Municipalità in piazza Dante a Napoli, per protestare per "il
diritto di residenza negato".
"Oggi infatti - spiega un comunicato di 'Campagna Resta
Abitante' - corre il decennale dell'approvazione della legge
Lupi e del famigerato articolo 5 che per fare la guerra agli
ultimi e alle famiglie in emergenza abitativa ha sequestrato i
diritti costituzionali di centinaia di migliaia di persone,
rendendo invisibili decine di migliaia di bambini".
"Il problema è però anche dell'amministrazione comunale, -
proseguono gli attivisti - che da quasi due anni, per
problematiche relative alla gestione dei suoi uffici, ha sospeso
per una serie di categorie sociali il riconoscimento della
residenza di strada/di prossimità che pure sarebbe obbligatoria
come prescrive anche una circolare del ministero dell'Interno
fin dal 2015".
"La Residenza infatti - si legge ancora nella nota - è
connessa a fondamentali diritti costituzionali come quello alla
salute, alla scuola, al welfare e le sezioni unite della
Cassazione fanno obbligo dell'iscrizione anagrafica per tutte le
persone che vivono in città. Ecco perciò che a Napoli migliaia
di persone hanno perso o rischiano di perdere la residenza, i
documenti di identità e quant'altro, non solo chi per emergenza
abitativa vive in occupazione, ma anche chi è costretto dal
proprietario ad un contratto di locazione in nero (e purtroppo
anche con la denuncia l'inquilino oggi non ha la possibilità di
ottenerne la registrazione).
"L'amministrazione comunale (con il cui direttore generale
esiste un tavolo di confronto che però non può durare in eterno)
deve decidersi a fare il suo dovere e quanto meno riconoscere di
nuovo la residenza di prossimità come prevedono le sue stesse
delibere, oppure, meglio, fare come il Sindaco di Roma Gualtieri
ed altri, andando in deroga all'articolo 5 per i casi
vulnerabili, possibilità che la legge stessa prevede",
concludono gli attivisti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA