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Garanti detenuti, a Benevento nessuna rivolta

Garanti detenuti, a Benevento nessuna rivolta

Solo "momenti di tensione" durati meno di un'ora

NAPOLI, 19 maggio 2024, 19:20

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Confondere un momento critico in carcere con una rivolta genera confusione e un fronte di guerra inesistente". Lo affermano il Garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello e la garante provinciale di Benevento Patrizia Sannino, i quali hanno parlato 'a caldo' con il direttore del carcere che li ha "rassicurati che non c'era alcuna rivolta in atto né tantomeno sequestro di agenti". E che tutto si è svolto "dalle 8.30 alle 9.20".
    Si sarebbe trattato di "momenti di tensione", dovuti al "mancato accompagnamento di un detenuto ad effettuare una visita medica all'interno della Casa Circondariale; detenuto che si è ribellato. Si sono verificati attimi di protesta durante i quali è stato mandato in frantumi un vetro e due poliziotti hanno riportato lievi lesioni, successivamente sono stati prontamente medicati in ospedale e sono poi rientrati a lavoro".
    I garanti Ciambriello e Sannino hanno quindi dichiariato: "Sempre più aggressivi comunicati dei sindacati di polizia penitenziaria, che ritraggono le carceri come un fronte di guerra, non stupiscono chi ha contezza di un conflitto in effetti in atto, sebbene il bersaglio dell'offensiva sia uno solo: la popolazione detenuta. E poi perché comunicare quando l'evento è in corso? Si crea allarme a tutta la comunità penitenziaria. E infine perché i mass media non verificano con altre fonti le notizie prima di renderle pubbliche? E perché non si autorizzano i direttori degli Istituti o il Prap a ricostruire subito come sono andati i fatti?".
   

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