Con l'avanzata dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza è stato rivolto un appello al procuratore di Roma affinché sia valutata con urgenza e assegnata a un magistrato che avvii le opportune indagini la denuncia presentata lo scorso gennaio con la quale un gruppo di cittadini accusa tutti gli Stati firmatari della Convenzione sul genocidio del 1948 di avere violato l'articolo 1 del trattato.
La comunicazione è stata inoltrata dall'avvocato napoletano Sergio Pisani che rappresenta i componenti il gruppo di cittadini per i quali in base alla convenzione, sottoscritta da 41 stati il 9 dicembre del 1948 a New York, uno Stato ha l'obbligo di prevenire il genocidio quando viene a conoscenza dell'esistenza di questa eventualità. E, è stato evidenziato nel documento presentato a gennaio, "non vi è alcun dubbio che lo Stato italiano sia a conoscenza dello sterminio/massacro in atto nei confronti dei civili palestinesi". La recente operazione militare, tiene a sottolineare l'avvocato Pisani, "rende ancora più urgente una indagine da parte dei magistrati inquirenti". Al momento, fa sapere l'avvocato Pisani, il fascicolo viene valutato dagli inquirenti escludendo un'ipotesi di reato. Per questo motivo il legale ha rivolto un'istanza al procuratore capo affinché, invece, gli accertamenti prevedano la contestazione del reato di concorso omissivo in genocidio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA