(di Mario Zaccaria)
Un super Svilar e un ritrovato
Abraham salvano la Roma al 'Maradona'. Finisce 2-2 una partita
in cui la squadra di Calzona, riapparsa concentrata e aggressiva
dopo i due giorni di ritiro, mette a dura prova la difesa dei
giallorossi che trovano nel loro portiere un baluardo pressoché
insormontabile. Svilar tiene in piedi la sua squadra per tutto
il primo tempo, che si conclude a reti inviolate nonostante il
dominio netto che il Napoli esercita sul campo e le numerose
occasioni da gol che gli azzurri creano ma non riescono a
trasformare. Il pareggio serve a mantenere la Roma alla stessa
distanza dalla Roma e allontana ancor di più il Napoli dalla
zona che vale l'Europa.
Gli azzurri ritrovano se stessi e sul piano dell'impegno e
dell'agonismo la squadra di Calzona, dopo tanto penare, sembra
essersi finalmente tornata ai livelli della passata stagione. La
Roma soffre sempre lo spirito di iniziativa dei padroni di casa.
Grazie anche all'appoggio convinto dei centrocampisti, la difesa
del Napoli non offre mai occasioni ai giallorossi e Dybala,
Azmoun e El Shaarawy non riescono mai a entrare nel vivo della
gara.
Nel primo tempo gli azzurri vanno vicini al gol in più di una
circostanza e soprattutto nell'ultimo quarto d'ora assediano la
Roma nella propria area di rigore, senza consentire mai alla
squadra di De Rossi di mettere la testa al di là della linea di
metà campo. Tuttavia nessuno, da Osimhen ad Anguissa, da Di
Lorenzo a Kvaratskelia, riesce a concretizzare le tante
occasioni per passare in vantaggio che la squadra riesce a
costruire.
L'andamento della partita non cambia nella ripresa. E' il
Napoli a creare tanto e la Roma cerca di contenere le offensive
degli azzurri con manovre articolate a centrocampo che hanno più
lo scopo di raffreddare le iniziative avversarie che non di
procurare pericoli per la difesa degli azzurri. Al 14', però, la
partita si sblocca. Ed è proprio la Roma a passare in vantaggio,
grazie a un calcio di rigore trasformato da Dybala, che è anche
il primo tiro della partita dei giallorossi nello specchio della
porta. Juan Jesus nel maldestro tentativo di Anticipare Azmoun
gli tocca una gamba e Sozza decreta il calcio di rigore,
confermato dal Var.
Il Napoli reagisce a dopo 4' trova il gol del pareggio. Ci
vuole la deviazione di Kristensen su un tiro dalla media
distanza di Olivera, incuneatosi centralmente in area di rigore,
per battere l'insuperabile Svilar. La palla si impenna in
maniera innaturale e scavalca il portiere giallorosso.
Il Napoli continua a imperversare nella metà campo avversaria
alla ricerca del gol del vantaggio. Le occasioni per gli azzurri
arrivano a ripetizione mentre la Roma costruisce una sola buona
opportunità con un tiro di Pellegrini deviato da Meret. Al 38'
gli azzurri trovano il gol del vantaggio con un rigore
trasformato da Osimhen. E' Kvaratskhelia a procurarselo con una
caparbia azione sulla riga dell'area. Sanches gli tocca una
gamba. Sozza prima fa continuare ma viene poi richiamato al
video dal Var e concede il rigore.
Per gli azzurri l'impresa sembra compiuta ma al 44' su calcio
dalla bandierina Ndicka colpisce di testa e Abraham devia il
pallone in rete. Il guardalinee alza la bandierina ma il
controllo del Var dimostra che il tacco di una scarpetta di Di
Lorenzo teneva in gioco l'attaccante inglese della Roma.
Finisce con l'ennesima delusione per i tifosi del 'Maradona'
che durante l'intero arco della partita avevano fatto partire
cori di contestazione nei confronti della società e del
presidente De Laurentiis ma che questa volta, però, non possono
contestare i giocatori, autori di una prestazione eccellente. La
vittoria svanita è solo l'ennesima conferma di una stagione nata
male e che si avvia a finire perfino peggio di come era
cominciata.
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