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Zes unica:Riccio (Acf), patto aziende,professionisti,istituzioni

Zes unica:Riccio (Acf), patto aziende,professionisti,istituzioni

Un incontro a Pozzuoli su Zone economiche speciali e sviluppo

NAPOLI, 28 marzo 2024, 14:54

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Le Zone economiche speciali sono un'opportunità per le imprese di sviluppo e competitività. Con la Zes unica del Mezzogiorno le aziende del Sud, e quelle flegree in particolare, possono sviluppare la propria attività ed essere più competitive sui mercati. Serve una collaborazione stretta tra imprese, professionisti e istituzioni locali per valorizzare questo processo. Noi commercialisti siamo pronti a supportare gli imprenditori su come utilizzare le risorse economiche e le misure destinate allo sviluppo del territorio".
    Lo ha detto Concetta Riccio, presidente dell'Associazione commercialisti flegrei nel convegno "Zone economiche speciali tra opportunità di sviluppo e crescita aziendale" promosso dall'Acf che si è svolto a Pozzuoli (Napoli). Nel corso dei lavori si sono alternati esponenti del mondo delle professioni, delle istituzioni locali e dell'impresa.
    Secondo Eraldo Turi, presidente dell'Odcec di Napoli, "la zona economica speciale unica per il Sud consente a chi vuole insediarsi produttivamente nel territorio di usufruire di una serie di semplificazioni. Basta, ad esempio, un documento unico per iniziare le attività e, poi, ci sono agevolazioni di tipo fiscale e crediti d'imposta a sostegno delle aziende". A parere di Luigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli, "le agevolazioni previste per le Zes hanno l'obiettivo di attrarre investimenti, facilitare le esportazioni e di conseguenza, creare nuovi posti di lavoro attraverso diversi canali: la facilitazione delle pratiche burocratiche, le agevolazioni fiscali per le attività economiche; la creazione di nuove infrastrutture dedicate. Per tutte le azioni tese allo sviluppo economico, dalla lettura dei bisogni fino alle risposte che siamo in grado di dare, ognuno deve fare la sua parte, dialogando e confrontandosi sulle soluzioni possibili, ma con un concetto che deve guidare ogni nostra azione: un territorio con un'economia sana è un vantaggio per tutti". Vincenzo Moretta, presidente della Fondazione Odcec Napoli, ha sottolineato che "con l'istituzione della Zes unica da parte del governo c'è un vantaggio sia per le imprese che per i territori grazie alle agevolazioni fiscali e finanziare offerte. Vantaggi che riguardano ovviamente anche la possibilità per i commercialisti di poter intraprendere nuove attività, seguendo le aziende e specializzandosi per dare impulso a questo processo".
    Antonio Sabino, sindaco di Quarto, ha sostenuto che "dal governo arrivano provvedimenti nuovi, tra i quali l'istituzione della Zes unica per il Sud, che determinano un accentramento attraverso una cabina di regìa centrale. Questo processo bypassa il ruolo degli amministratori locali e crea un distacco tra le realtà dei territori con le loro attività produttive, realizzate da tantissime piccole e medie imprese, e il livello decisionale che rimane distante". Maria Cristina Gagliardi, consigliere delegato dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di di Napoli, ha rimarcato che "la Zes unica può costituire uno straordinario strumento per favorire lo sviluppo del Sud e dell'intero Paese, però, è fondamentale che tutti gli stakeholder, istituzioni di governo nazionale e locale, imprese e professionisti, ciascuno nelle sue prerogative, partecipino in maniera costruttiva ai processi di progettazione, realizzazione e monitoraggio. In questa prospettiva, è stato istituito un 'tavolo tecnico permanente' coordinato dall'Odcec Napoli con i rappresentanti delle istituzioni e con Confindustria Campania.
    "Il mio giudizio sulla Zes unica è negativo - ha evidenziato dal canto suo Roberto Laringe, presidente di Federalberghi Flegrea - perché ha una soglia di ingresso che taglia fuori tantissime imprese che costituiscono la gran parte della ricchezza del nostro territorio. Anche le risorse sono ristrette e inadeguate al rilancio della nostra economia. Ritardi anche nell'approvazione del decreto attuativo che denota grande approssimazione da parte del governo".
   

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