Un gruppo di allevatori bufalini,
con una ventina di trattori e delle macchine, ha bloccato
stamani la statale domitiana all'altezza di una rotonda, tra i
comuni di
Castel Volturno e Mondragone.
La protesta è durata alcune ore, fino a quando gli allevatori
hanno rimosso il blocco, che ha provocato disagi alla
circolazione dei tanti turisti che affollano le spiagge del
litorale casertano.
Si è trattato di una protesta non organizzata dal
coordinamento degli allevatori che da mesi si batte per il
ritiro del piano regionale di eradicazione della brucellosi e
della tbc bufalina, ma realizzata in autonomia da un gruppo di
titolari di aziende bufaline dopo che ieri un allevatore,
ridotto sul lastrico in seguito all'abbattimento delle bufale
nella sua azienda, aveva tentato il suicidio, venendo salvato in
extremis dai familiari.
Il blocco è stato rimosso dopo i segnali positivi giunti
dalla prefettura di Caserta, dove il portavoce del coordinamento
degli allevatori Gianni Fabbris ha incontrato il vicario del
prefetto. Da giorni il coordinamento chiede un incontro alla
Regione, mai concesso finora. "La protesta di stamattina - dice
Fabbris - di cui chiediamo scusa ai cittadini, è il frutto del
mancato confronto con gli allevatori da parte della Regione, che
prosegue con il suo comportamento irresponsabile e sta
continuando ad abbattere gli animali. Devo invece dare atto alla
prefettura di Caserta del proprio impegno a convocare un
tavolo". Il coordinamento che riunisce una decina di
associazioni di allevatori, da mesi protesta contro la Regione e
la sua giunta, cui chiede il ritiro del piano di eradicazione
della brucellosi e della tbc bufalina e il cambio di strategia,
che privilegi la vaccinazione a tappeto dei capi superando
invece la stagione gli abbattimenti; negli ultimi dieci anni,
almeno fino alla fine del 2021, come emerso da un'indagine della
Procura di Santa Maria Capua Vetere, sono state abbattute
140mila bufale campane di cui solo l'1,4% è risultata
effettivamente malata di brucellosi o tbc in seguito ad analisi
post mortem. Nei primi sette mesi del 2022, hanno poi fatto
sapere gli allevatori, sono state abbattute altre 13mila bufale
per sospetta positività.
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