A Caserta l'Asl dispone tamponi a
tappeto per alunni, docenti e personale amministrativo della
scuola elementare frequentata dai due figli del manager Eni
trovato positivo ad Omicron di ritorno da un viaggio in
Mozambico mentre all'ospedale Cotugno di Napoli è ancora in
corso il sequenziamento del materiale genetico dei cinque nuovi
positivi emersi ieri e collegati al paziente zero. Ieri la
decisione del sindaco di Caserta, Carlo Marino, di chiudere, su
disposizione dell'Asl, l'istituto con i suoi tre plessi sparsi
per la città, non solo quello centrale dove vanno a scuola i
figli del paziente zero, e dove sono emerse ieri quattro nuove
positività al Covid, concernente tre alunni della classe di uno
dei figli del manager e un docente che ha svolto diverse
supplenze in varie classi della scuola.
Proprio la situazione del supplente ha persuaso l'Asl a
disporre lo stop alla didattica con attivazione della Dad per
tutti, e non solo per le due classi coinvolte, già spedite in
quarantena sabato 27 novembre.
Nelle prossime ore, quando verrà ultimato il sequenziamento,
si saprà se i cinque nuovi positivi legati al paziente zero -
oltre ai tre alunni e al docente, anche la badante in servizio
nella casa del manager - sono stati contagiati dalla nuova
variante. Per ora restano positivi con certezza ad Omicron il
manager, i due figli e la moglie.
Intanto a Caserta c'è preoccupazione per la situazione delle
scuole. Oltre all'istituto coinvolto suo malgrado nella vicenda
Omicron, ce n'è un altro istituto dove si è creato un focolaio
con tanti bambini positivi - non si tratta però della variante
sudafricana - la scuola elementare Rossini, facente parte
dell'istituto comprensivo Don Milani; anche in questo caso l'Asl
ha disposto la quarantena per tutti i docenti e gli alunni per
dieci giorni.
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