"Torno sulla passeggiata dell'ex
rettore Manfredi ai Quartieri Spagnoli solo per spiegargli che i
suoi pacifici accompagnatori sono poi andati nella sede della
associazione che lo aveva contestato per spaccare la testa e
sfregiare un signore che in mattinata aveva osato urlare al suo
indirizzo "siamo per la legalità" e "contro la violenza", "non
vogliamo il reddito di cittadinanza ma vogliamo lavorare". Così
il candidato sindaco di Napoli appoggiato dal centrodestra,
Catello Maresca, in una dichiarazione dopo aver appreso,
sottolinea una nota, dell'aggressione subita nel pomeriggio da
un suo sostenitore. In mattinata momenti di tensioni si erano
avuti ai Quartieri Spagnoli, dove si era recato Manfredi, con un
gruppo di simpatizzanti di Maresca.
"Meglio parlare chiaro con Manfredi perchè le sue chiacchiere
stanno zero - prosegue Maresca - : Napoli è la città della
tolleranza per antonomasia Lo ha dimostrato sempre e ancora in
questi ultimi anni, quando ha tollerato la mala amministrazione
delle diverse espressioni della sinistra che questa città l'ha
mal governata. Figurarsi se i napoletani possono non tollerare
una visita ai Quartieri spagnoli dell'ingegner Gaetano Manfredi,
candidato dalla sinistra a raccogliere l'eredità del sindaco
uscente, Luigi De Magistris, anche lui di sinistra. Stia
tranquillo Manfredi: nessuno sostenitore di Maresca gli impedirà
mai di esprimersi dove, come e quando crede, di raccontare ciò
che vuole. I napoletani, però, non si accontenteranno più delle
favole raccontate da chi è rispuntato in città grazie a un patto
tra le segreterie dei partiti romani ed è costretto ad accusare
presunti sostenitori dell'avversario per provare a finire sui
giornali". "Manfredi che deve meritarsi la fama di persona
seria, condanni la violenza cieca e barbara di quanti ai
Quartieri Spagnoli hanno eseguito una spedizione punitiva in
stile squadrista contro quelle persone che la mattina lo avevano
contestato" afferma Maresca.
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