La prova scritta finale è
indispensabile per essere assunti nell'amministrazione pubblica.
Lo ribadisce in un comunicato il dipartimento della Funzione
Pubblica che in merito al corso-concorso Ripam della Campania
dice 'stop alle ricostruzioni errate'. "La preselettiva e la
prova scritta iniziale - viene spiegato . - servivano per essere
ammessi al corso, ma soltanto la prova scritta post-formazione e
la prova orale costituiscono, ai sensi del bando, le selezioni
concorsuali per essere assunti nella Pa determinando la
formazione delle graduatorie finali". Dopo la semplificazione
dei concorsi introdotta il primo aprile è stato deciso lo
svolgimento della sola prova scritta. La precisazione fa
esplicito riferimento anche all'articolo 97 della Costituzione
che stabilisce: "agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni
si accede mediante concorso".
Il corso-concorso bandito il 9 luglio 2019 - afferma il
dipartimento - è una procedura che prevede due distinte fasi,
quella del corso e quella del concorso. La preselezione
iniziale, cui hanno partecipato 303.965 persone, ha visto 9.016
candidati ammessi alla prova scritta per la partecipazione al
corso: in 3.463 sono risultati idonei e hanno cominciato la
formazione il 29 luglio 2020. Questa fase, della durata di dieci
mesi e retribuita con 1.000 euro al mese, si concluderà il 31
maggio 2021. Il bando prevedeva espressamente una prova scritta,
per l'attribuzione di un punteggio di 30 punti. Il primo aprile
- viene ricostruito - il Governo ha varato una serie di misure
per sbloccare i concorsi, compresi quelli di competenza della
Commissione interministeriale Ripam. Il giorno successivo
all'approvazione, il presidente della Regione, Vincenzo De Luca,
ha chiesto di semplificare e accelerare il corso-concorso.Per
questo la Commissione Ripam, vagliando la percorribilità e la
legittimità delle soluzioni possibili e tenendo conto della
necessità di valorizzare il merito e la competenza dei
partecipanti nonché il rispetto delle norme di accesso alla Pa,
ha deciso di concludere la procedura concorsuale con una sola
prova scritta, digitale, della durata massima di un'ora,
eliminando quindi una delle due prove originariamente previste.
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