Sul letto di morte Eduardo
Scarpetta, padre naturale dei tre fratelli De Filippo, Eduardo,
Peppino e Titina, che portano il cognome della madre, disse
loro ''Io non vi ho dato il cognome, ma voi vi siete presi
l'arte'' un po' come a riconoscerli quali suoi eredi sulla scena
del teatro napoletano. E' su questi personaggi che due registi
cinematografici, nati in palcoscenico, Mario Martone e Sergio
Rubini, hanno deciso di girare due film, affascinati dalla
natura misteriosa, magica, profana, rituale, dalla realtà
inafferrabile del teatro, rimasto sempre sostanzialmente lo
stesso dall'antichità a oggi e più volte dato per morto, specie
propria alla nascita del cinema poco più di un secolo fa.
Martone su Scarpetta, nell'intreccio tra vita artistica e
intricata vita famigliare sentimentale, e Rubini sui suoi figli
d'arte, i tre De Filippo, rispecchiando assieme, forse ignaro
l'uno del procedere dell'altro, un'evoluzione che ha le sue
radici nella Commedia dell'Arte. Eduardo Scarpetta (1853 -
1925) è l'autore di un titolo fortunatissimo, ''Miseria e
nobiltà'', diventato un successo popolarissimo grazie anche alla
versione cinematografica con Totò nei panni del protagonista,
Felice Sciosciammocca. Il film di Martone, praticamente concluso
e che arriva dopo l'eduardiano ''Il sindaco del rione sanità'',
si intitola ''Qui rido io'', come la scritta apposta sulla villa
al Vomero di Scarpetta, ricco e riverito in tutta Napoli. A
vestirne i panni è Toni Servillo.
I tre bambini e poi giovani già avviati al successo nel
1925, quando Scarpetta muore, che tutti sanno essere suoi figli
e che lo chiamano zio, nel film di Rubini, ancora tutto da
girare, ''I fratelli De Filippo'' diventano protagonisti con la
vicenda che parte proprio dal 1925, con la scomparsa del padre.
E' l'inizio di un'avventura che li vede a lungo insieme, ma
destinati, per diversità di educazione e carattere, a carriere
artistiche personali, sciolta la mitica Compagnia Teatro
Umoristico in cui operarono uniti. I tre protagonisti Rubini
dice di averli già scelti tra giovani attori napoletani e i loro
nomi verranno fatti quando si potrà riaprire in tranquillità un
set.
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