Sono 300 gli operai della Whirlpool
Napoli che si sono recati a Roma dove nel pomeriggio, al Mise, è
in programma un incontro con i vertici della multinazionale
americana. Gli operai hanno portato con sé lo striscione
"Whirlpool Napoli".
"Ci siamo messi in viaggio verso Roma - dice uno degli operai,
Vincenzo Accurso - a difesa del lavoro e del nostro futuro".
"Come quei soldati nelle Termopili fianco a fianco difendono
quel piccolo passaggio stretto mettendo in gioco tutti se stessi
- afferma - Perdere la difesa di questo passaggio per noi vuol
dire far affermare la volontà di una multinazionale che passata
su di noi, razzierà la nostra terra e impoverirà il nostro
Paese".
"Sono otto mesi che resistiamo fianco a fianco e continueremo
a farlo - aggiunge - e resistiamo perché difendere è un dovere
ma lavorare è un diritto".
La multinazionale ha manifestato la propria intenzione di
dismettere il sito produttivo di Napoli est e decolonizzare la
produzione di lavatrici in altri Paesi.
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