Hanno trovato i cavi di alcune
telecamere di videosorveglianza della zona recisi, gli agenti
del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria
che indagano sulla fuga del detenuto serbo Rade Nikolic, 38
anni, fuggito sabato scorso da una villetta che si trova di
fronte al campo rom di Secondigliano, a Napoli. Lì, accompagnato
da una scorta di agenti del carcere di Frosinone dov'era
detenuto per una serie di gravi reati tra i quali il concorso in
omicidio, il 38enne ha approfittato del presunto malore di uno
dei suoi figli per darsi alla macchia, aiutato da un gruppo di
donne accorse dal campo. Due circostanze che ormai fanno
ritenere che la fuga era stata organizzata nei minimi dettagli.
Il padre del 38enne, inoltre, è ritenuta una persona
particolarmente rispettata nell'ambito dell'etnia rom di Napoli.
Nikolic, al quale erano stati concessi un permesso e una
scorta, ha avuto trascorsi tumultuosi in tutte le carceri dove è
stato recLuso.
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