"Volevo bene ai ragazzi come
fossero miei, ma quando hanno distrutto la cameretta, in
particolare la sponda del letto acquistata con tanti sacrifici,
ho perso la testa". Così al Gip del Tribunale di Napoli Nord, il
24enne Tony Sessoubti Badre (difeso da Michele Coronella) in
carcere a Poggioreale dalla notte di domenica per l'omicidio del
figlio di 7 anni della compagna, ammette la propria piena
responsabilità chiarendo anche alcuni dettagli, come quello del
manico di scopa usato come arma: "Era già rotto e me ne sono
servito".
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