Era figlio di un camorrista, ucciso
in un agguato nel giugno del 2003, ma non aveva seguito le orme
paterne. Per se' sognava una vita normale, anzi un futuro da
calciatore, ma un tragico destino lo ha fatto morire a 21 anni
per una coltellata sferratagli durante una lite. Raffaele
Perinelli, 21 anni, un bravo ragazzo senza nessun precedente
penale, è morto così la scorsa notte nel pronto soccorso
dell'ospedale Cardarelli di Napoli. Il suo assassino, un 31enne
con il quale aveva avuto spesso diverbi per futili motivi, si è
costituito.
Aveva iniziato a giocare nelle giovanili del Sant'Agnello,
due anni fa aveva militato nel Gragnano e poi nella Turris. Era
considerato un buon terzino sinistro, e attualmente militava
nella squadra del suo quartiere, la Asd Miano.
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