Sottraevano ricette 'in bianco' da
uno studio di un medico di base di Napoli. Poi, in un centro
diagnostico, dopo averle compilate, sottoscritte e corredate di
pareri medici specialistici - tutto falso e ai danni di ignari
pazienti e medici - inviavano le ricette all'Asl di Napoli per
ottenere rimborsi per prestazioni che in realtà non venivano mai
eseguite. E' così che due donne hanno messo in atto una vera e
propria truffa al sistema sanitario: 80mila euro il danno
calcolato all'erario. Per le due donne sono scattati i
domiciliati; disposto anche un sequestro.
Secondo quanto accertato dai carabinieri, durante il 2016 le
due donne - un'ex assistente di un medico di base ed
un'amministratrice di un centro diagnostico - sono riuscite ad
ottenere rimborsi per prestazioni inesistenti. Sottratte,
dall'assistente del medico, numerose ricette "in bianco" dallo
studio di un medico di base di Napoli; poi l'amministratrice le
inviava all'Asl: gli esami erano selezionati tra quelli più
costosi.
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