L'ergastolo, illegittimo perché 'per
sempre', ma reso legittimo dalla possibilità della 'liberazione
anticipata'; la reclusione, perché preferita a pene alternative;
la morte negli istituti di pena, con 52 suicidi lo scorso anno;
e, infine, la custodia cautelare, perché utilizzata quasi come
pena anticipata o tranquillante sociale: sono i quattro
paradossi del carcere in Italia, spiegati a Roma dal presidente
emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick in una
lectio magistralis all'università Lumsa.
Di fronte a questi paradossi vi è stato di recente un
risveglio culturale sul carcere e dei suoi problemi. Con una
conclusione - secondo Flick - amara: in materia di carcere si è
ancora prevenuti. E dominano molte paure, compresa quella del
governo che, recentemente, non ha portato all'approvazione di
una riforma che introduceva importanti previsioni. Tutto lascia
pensare - ha concluso Flick - che bisognerà attendere ancora
molto per raggiungere piccole conquiste che erano a portata di
mano.
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