"Non ci facciamo
impressionare ed intimidire da queste imbecillità. Verranno
querelati per diffamazione. Queste sono azioni di plebeismo e
camorrismo. Tentativi di sabotaggio del nostro lavoro, messe in
atto per fare provocazione. Coinvolti anche i miei familiari e
mio figlio. Ho già detto a questi signori che se vogliono
fermarmi devono spararmi alla testa". Così il governatore
Vincenzo De Luca dopo il lancio di sacchetti di spazzatura da
parte dei centri sociali. Il governatore poi torna
sull'inchiesta di Fanpage. "E' stato ingaggiato un camorrista
che attraverso il commercialista di famiglia ha fissato con mio
figlio un incontro. Nell'incontro doveva dire come ha detto solo
due parole precise: ecoballe e 15%. Mio figlio non c'entra.
Questi sono squadristi che in piena campagna elettorale e a
dieci giorni dalle elezioni hanno messo su un'azione infernale.
E questa mattina è stata fatta un'azione solo per dare titoli
alle agenzie ed ai giornali su De Luca".
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