"Dai momenti di crisi nascono le
opportunità per il cambiamento che vogliamo cogliere nel
Mediterraneo aprendoci sempre di più alla collaborazione". Così
Paolo Strolin, professore emerito nella Federico II di Napoli,
ha lanciato il Mediterranean Workshop 2017. "Oggi - spiega
Strolin - cominciamo a lavorare per il progresso del
Mediterraneo che rischia di restare schiacciato nel mondo
globalizzato. Un lavoro che facciamo a diversi livelli, a
cominciare dalle reti di Università mediterranee e atenei
campani". Tra i promotori ci sono le Università Federico II,
l'Orientale, Luigi Vantitelli, del Sannio, l'ateneo di Salerno,
l'Università ECampus e il Cnr Iriss, Istituto di ricerca su
Innovazione e Servizi per lo sviluppo, la Svimez. Nei progetti
futuribili anche l'ambiziosa idea di Enzo Siviero, ingegnere e
rettore dell'Università ECampus: "Stiamo progettando un ponte
che unisca la Tunisia alla Sicilia. Sarà un ponte che si
appoggerà a isole artificiali. Abbiamo lanciato un concorso
internazionale di idee''.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA