Il tribunale di Napoli si è espresso
contro la possibilità di portare il pasto da casa per la
refezione a scuola "ritenendo che al diritto alla libertà di
scelta individuale' del genitore vadano contrapposti altri
diritti fondamentali della collettività, anch'essi di rango
costituzionale, come il diritto all'uguaglianza e alla salute e
la partecipazione a una comunità sociale, quale appunto quella
scolastica". E' quanto fa sapere l'assessore all'Istruzione del
Comune di Napoli, Annamaria Palmieri.
Il tribunale, come spiegano da Palazzo San Giacomo, ha
rigettato il ricorso di urgenza presentato dalla mamma di un
alunno di una scuola cittadina che aveva sostenuto la scelta di
poter sostituire la refezione scolastica con un pasto portato da
casa.
"Il giudice, dando ragione alla scuola non solo ha respinto
l'urgenza della richiesta, ma ha anche ritenuto, come da sempre
sostenuto da questa Amministrazione, che la valenza educativa
della refezione non possa essere contestata", aggiunge
l'assessore.
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