A ventiquattro ore da Chievo-Napoli i tifosi azzurri hanno ancora tutti la testa a Madrid. Non alla sconfitta contro il Real, ma al convulso dopo partita e alla sfuriata del presidente azzurro De Laurentiis contro Maurizio Sarri. Nei bar e sui social i tifosi difendono in blocco l'allenatore: "Che emozione ci ha regalato con quel vantaggio e comunque mica con Rog avremmo battuto il Real?", dice Antonio mentre prepara un caffè nella centralissima via Toledo. "Presidente ma cosa combini? non distruggere questa bella squadra, Sarri è un maestro come hai ammesso anche tu", scrive su Twitter un tifoso azzurro che ricorda al patron azzurro come egli stesso chiamo il tecnico toscano "maestro di calcio". Su fb Francesco Brancaccio, uno dei 10 mila di Madrid, arrivato al Bernabeu con il fratello Mauro, scrive senza mezzi termini: "l'unica delusione di quella partita sono state le dichiarazioni di Aurelio de Laurentiis. Ma comunque è finito solo il primo tempo. Il secondo, quello decisivo, si gioca il 7 marzo". E la solidarietà a Sarri arriva anche dai volti noti di Napoli a cominciare dal sindaco de Magistris: "Io sto senza alcun dubbio con Sarri e con la squadra, dobbiamo essere tutti uniti in questo momento anche perché possiamo farcela al San Paolo con una grandissima partita". Stessa linea di Peppe Iodice, comico di Made in Sud e tifosissimo degli azzurri: "Teniamoci stretto Sarri. Strettissimo! Senza di lui torneremmo indietro di un secolo", scrive su Twitter. Intanto i protagonisti della vicenda tacciono: De Laurentiis è in California, Sarri rispetta il silenzio stampa imposto dal presidente e lavora a Castel Volturno per preparare la gara di domani a Verona.".
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