Avrebbero prodotto falsi attestati
di avanzamento lavori per il recupero di un complesso
monumentale del 1300, che si trova nel Vesuviano, al fine di
ottenere 1,2 milioni di euro di fondi europei: è quanto hanno
scoperto i carabinieri di Castello di Cisterna (Napoli) che
hanno notificato sei misure cautelari ad altrettanti indagati
tra cui figurano tre direttori dei lavori, il sindaco e due
dipendenti dell'ufficio tecnico dell'amministrazione comunale di
Somma Vesuviana (Napoli). Il primo cittadino, Pasquale Piccolo,
si era dimesso pochi giorni fa dall'incarico.
I lavori riguardano un edificio religioso costruito a Somma
Vesuviana nel 1294 dal re Carlo II D'Angiò. I provvedimenti sono
stati emessi dal gip del Tribunale di Nola, su richiesta della
locale Procura, per le accuse di falsità ideologica commessa da
pubblico ufficiale in atti pubblici.
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