"Nella camorra urbana ci sono
delle case - fortezze dotate di telecamere e circondate da
cancellate, rialzate appena la polizia le abbatte, vigilate da
ronde armate e sentinelle. In questi quartieri è possibile far
sgombrare le case delle persone non ritenute gradite dai boss.
Nei casi poi di forzata latitanza degli esponenti del clan
dominante, il boss individua una serie di inquilini
insospettabili, fa loro la proposta non rifiutabile di ospitare
a casa dei latitanti in cambio di un fitto mensile e del
pagamento delle bollette. Il controllo è così totale, come un
'Grande fratello' criminale". Lo ha detto lo studioso Isaia
Sales, facendo riferimento alla camorra durante la prima
conferenza del progetto educativo antimafia promosso dal centro
studi Pio La Torre a Palermo.
"Le bande della camorra, diversamente dalla mafia siciliana e
dalla 'Ndrangheta calabrese non hanno una tradizione di delitti
'eccellenti', soprattutto a Napoli città, in grado di andare al
di là della dimensione locale''.
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