Quasi 6 miliardi di euro di crediti
deteriorati recuperati; 500 milioni di utili in cassa più altri
200 previsti in arrivo dalle 4.000 pratiche ancora inevase, su
un totale di 37.000 posizioni classificate 20 anni fa come
"sofferenze". Sono i numeri della Sga, la società di Napoli nata
come bad bank del vecchio Banco di Napoli, tracollato nel 1996 e
venduto a gennaio del 1997 con un'asta pubblica promossa dal
Tesoro. La vicenda è raccontata nel libro della giornalista
Mariorosaria Marchesano "Miracolo Bad Bank. La vera storia della
Sga a 20 anni dal crac del Banco di Napoli" (edito da goWare).
"La Sga - scrive - è ora passata sotto il controllo del Mef, che
punta a proiettare la società nell'orbita del sistema
Quaestio-Atlante. Per il governo, la Sga rappresenta una
cassaforte con la liquidità necessaria per rafforzare il piano
salva-banche, Unione europea permettendo. Così, una modifica di
statuto permetterà all'ormai ex bad bank di acquisire sul
mercato npl di altri istituti" fino a 10-12 miliardi.
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