"I quartieri del centro storico che da
sempre hanno suscitato i voraci appetiti della criminalità di
organizzata - in ragione dell'esistenza di fiorenti mercati
della droga, delle estorsioni e della contraffazione - hanno
rappresentato e rappresentano tuttora la vera emergenza
criminale per il distretto di Napoli". Lo afferma la Dna nella
sua relazione 2015, segnalando che "i quartieri di Forcella,
della Maddalena e dei Tribunali sono stati teatro di gravissimi
fatti di sangue nei quali sono stati coinvolti e rimasti vittima
anche innocenti incensurati (come il giovane meccanico Galletta
Luigi) e hanno determinato e innestato una situazione di diffuso
terrore e di vera e propria 'guerriglia urbana' con quotidiani
spargimenti di sangue, da una parte e dall'altra".
Inoltre, viene segnalato, le 110 ordinanze cautelari di
soggetti attivi a Forcella "ha finito per scompaginare le fila
del gruppo di giovani delinquenti che facevano capo al clan
Giuliano, consegnando il controllo delle attività illecite nella
zona, consistenti prevalentemente nelle estorsioni e nel
controllo delle piazze di spaccio, all'antagonista clan
Buonerba, emanazione della famiglia Mazzarella, già presente sul
territorio, che ne era stato in precedenza espulso".
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