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Ucciso per errore perché aveva stessa auto boss, 4 arresti

Ucciso per errore perché aveva stessa auto boss, 4 arresti

Agguato 7 anni fa nel Napoletano, presi mandanti ed esecutori

NAPOLI, 24 febbraio 2016, 09:07

Redazione ANSA

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Fu scambiato per un affiliato al clan solo perché aveva il suo stesso modello di automobile. Fu per questo che il 13 novembre 2009 fu colpito da una decina di proiettili, ad Ercolano. Per quell'omicidio sono stati arrestati mandanti ed esecutori e si è accertato che Salvatore Barbaro, la vittima, in quella storia di lotta tra clan non c'entrava assolutamente nulla. Ucciso per errore, dunque.
    Quattro le persone arrestate, oggi, dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco: tutte ritenute esponenti del clan camorristico Ascione-Papale. Un agguato, quello che fu messo a segno nei pressi degli scavi di Ercolano, che rientrava nella faida con il clan rivale Birra-Iacomino. Le indagini hanno accertato che l'unica 'colpa' di Barbaro era quella di avere la stessa auto di un affiliato al clan rivale. 

Per quell'omicidio oggi i carabinieri della Compagnia di Torre del Greco (Napoli) hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere - emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Dda partenopea - a carico di quattro persone, già detenute: Natale Dantese (41bis), Antonio Sannino, Vincenzo Spagnuolo, Pasquale Spronello, ritenuti dagli inquirenti esponenti del clan Ascione - Papale da anni in lotta con i rivali Birra - Iacomino per il controllo di affari illeciti a Ercolano (Napoli).
   

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