Aniello Cesaro, arrestato ieri
nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti a Lusciano (Caserta),
al telefono con un designatore arbitrale nel 2009 si spacciò per
il fratello onorevole, Luigi - per il quale è stata chiesta alla
Camera, nella stessa inchiesta, l'autorizzazione all'arresto -
per sollecitare la nomina di arbitri più "amichevoli" nei
confronti della squadra di basket di Sant'Antimo (Napoli). Per
l'accusa usò lo studio del fratello a Montecitorio per
telefonate al 'sicuro'.
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