Nuove polemiche sui Frati
Francescani dell'Immacolata, Ordine religioso commissariato
dalla S. Sede nel luglio 2013. Al fondatore dell'Ordine
religioso, Padre Stefano Maria Manelli, 81 anni, è stato vietato
dal commissario dell'Ordine, Fidenzio Volpi, di recarsi il 1
maggio a Frigento (Avellino) per visitare la tomba dei genitori,
riconosciuti dalla chiesa come Servi di Dio, e per i quali è in
corso il processo di canonizzazione, e celebrare una Messa.
La notizia è stata resa nota dall' avvocato Bruno
Lucianelli,che cura gli interessi dei laici legati ai Ffi.
"Il 28 aprile - ha reso noto il legale - ho incontrato Padre
Fidenzio Volpi, al quale ho chiesto l' autorizzazione per la
visita di Padre Manelli a Frigento, come è tradizione da molti
anni. Il giorno dopo il commissario mi ha comunicato il
divieto".
Alla Messa di Padre Manelli, nella Casa madre dei Ffi di
Frigento, avrebbero partecipato anche terziari francescani,
laici legati all' Ordine e fedeli, tra i quali Padre Manelli è
molto popolare.
"In senso strettamente canonico il Commissario poteva non
concedere il permesso - afferma il prof. Claudio Circelli,
animatore dei gruppi laici legati ai Ffi - ma si tratta comunque
di un nuovo atto di prepotenza dopo il divieto di recarci in
Pellegrinaggio a Pompei il 26 aprile".
Il divieto sta provocando forti reazioni tra i laici legati ai
Ffi, nati nel 1990, con l'obbiettivo di rinnovare la vita
francescana delle origini. "Il fondatore dell' Ordine si trova
di fatto in un regime di arresti domiciliari - afferma il prof.
Circelli - e, per recarsi, in un luogo deve chiedere l'
autorizzazione preventiva al Commissario Volpi". Legali e
giuristi consultati da gruppi di terziari e di fedeli stanno
valutando la presentazione di un ricorso alla Corte europea dei
diritti dell' uomo. "Al nostro fondatore non è consentito
neanche di onorare i propri morti - afferma uno di essi - qui
sono violati i diritti umani".
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