Capire quale "mondo del lavoro vogliamo per i nostri figli, che sia flessibile, dinamico e in linea con questo tempo". Parte da questa riflessione il Presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, nel convegno "Politiche sociali e occupazione", organizzato a Napoli insieme con la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle province autonome, in vista del semestre italiano alla guida dell'Europa.
Per Romano, pensare al mercato del lavoro è "come costruire una grande ferrovia. La prima fermata è la riforma che il Governo sta portando avanti - spiega - La condivido quasi nella sua totalità e credo che sia la strada giusta, ma dobbiamo fare attenzione". Questo perché, a suo avviso, da più parti "si sta cercando di affossarla o peggio ancora mutilarla delle sue parti più innovative". Da qui la necessità di sostenerla, cominciando con il dire "che l'idea del posto fisso è orami solo un'illusione sindacalista". E per abbandonare le vecchie logiche, a suo avviso, la riforma attualmente in discussione "può essere un primo tassello".
La seconda tappa è "un'Europa che condivida le stesse strategie in materia di occupazione. Credo che sia proprio questa la sfida che il semestre di presidenza italiano dovrà saper cogliere - sottolinea - Quindi condividiamo la nostra realtà, confrontiamola senza paura di fare brutta figura, perché alla fine non siamo la pecora nera dell'Europa e la Campania non è quella dell'Italia". Un'Europa, insomma - conclude Paolo Romano - che "sia davvero un grande Stato e non un Paese dei balocchi dei burocrati".
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