"Spirito costruttivo" e
"forte desiderio di affrontare da subito i problemi dei
calabresi senza alcuna pregiudiziale politica, ma con il massimo
di unitarietà e con l'esclusivo obiettivo di dare un segnale di
cambiamento". E' stata questa la traccia comune di tutti gli
interventi che hanno caratterizzato la prima Conferenza dei
Presidenti dei Gruppi consiliari della X Legislatura a Palazzo
Campanella.
A conclusione della riunione sono state fissate due sedute di
Consiglio regionale: la prima il 9 marzo e la seconda il 23
dello stesso mese.
Alla riunione, coordinata dal presidente del Consiglio
Antonio Scalzo, hanno preso parte tutti gli otto presidenti dei
Gruppi consiliari: Sebi Romeo (Pd), Orlandino Greco (Oliverio
Presidente), Giuseppe Giudiceandrea (Democratici Progressisti),
Flora Sculco (Calabria in Rete), Giovanni Nucera (La Sinistra),
Alessandro Nicolò (Forza Italia), Francesco Cannizzaro (Casa
delle Libertà) e Giovanni Arruzzolo (Ncd).
Dopo la programmazione dei lavori d'Aula, la Conferenza dei
Capigruppo, alla quale hanno partecipato il Segretario generale
Carlo Calabrò ed il Capo di gabinetto Ugo Massimilla, si è
soffermata in particolare su due questioni: il commissario ad
acta per la sanità e la Fondazione Campanella. Sul primo punto,
la Conferenza ha formalizzato, in un documento, la richiesta
indirizzata al Governo di indicare, "con immediatezza", il
commissario della sanità, alla luce "della grave situazione che
si è venuta delineando in tutti i territori della Calabria".
La Conferenza ha precisato che "è trascorso troppo tempo ed
un comparto delicato e fondamentale come la sanità, che
coinvolge oltre il 70 per cento del bilancio della Regione, non
può più restare senza una guida responsabile. "L'auspicio - ha
affermato il presidente Scalzo - è che il Governo proceda alla
nomina del commissario, cosicché la Calabria possa riorganizzare
l'offerta sanitaria nel migliore dei modi possibili".
Sul secondo punto (il decreto del Prefetto di Catanzaro che
estingue la Fondazione Campanella), la Conferenza dei Capigruppo
ha sollecitato un incontro urgente tra l'Università, il Governo
e la Regione, "per scongiurare - è stato sottolineato - la fine
di una realtà sanitaria di primissimo livello su cui la Regione
ha investito molto e le cui professionalità, maturate nel corso
degli anni, sarebbe un errore imperdonabile disperdere".
La Conferenza, inoltre, ha espresso solidarietà a Mimmo
Nasone, coordinatore di "Libera" a Reggio Calabria, per le gravi
minacce di morte contenute in una lettera anonima, augurandosi
"che presto i responsabili di intimidazioni così deplorevoli
vengano individuati, in modo che la voce di chi si batte per il
cambiamento sia libera di esprimersi".
In conclusione, la Conferenza, alla luce dei recenti dati
statistici che segnalano una forte recrudescenza del disagio
sociale, ha discusso "della necessità di predisporre un piano
contro la povertà che così duramente colpisce le famiglie
calabresi".
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